Femminicidio, oggi la giornata mondiale contro la violenza sulle donne – di Valentina Forte

    Scarpe-rosse-femminicidioBen 15 anni fa, ovvero il 25 novembre 1999, le Nazioni Unite scelsero questo giorno per istituire la giornata  della lotta contro la violenza sulle donne, per sensibilizzare la collettività su un fenomeno spesso emarginato e taciuto. Da oggi infatti partono i celeberrimi Orange Days, sedici giorni di attivismo meticoloso che si concludono il 10 dicembre,  la giornata dei Diritti Umani. Numerosi sono gli eventi in tutto il mondo previsti per oggi per coinvolgere la popolazione, uomini e donne indistintamente,  che vedono collaborare ed unirsi vari paesi che vogliono sconfiggere con civiltà, progresso e collaborazione internazionale  questo abominio.

    A Dehli, Kigali ed Il Cairo si unisce oggi anche la  Grande Mela, New York, con un’attesissima firma su Un Women, campagna di sensibilizzazione diretta da Emma Watson, la pluripremiata attrice americana, vittima anch’essa di un abuso sessuale. Il palazzo di vetro si colora di arancione, per la prima volta all’unisono con l’Empire State Building, definito “un faro per il mondo” dalla direttrice esecutiva di Un Women, la sudafricana Phumzile Mlambo-Nguka. Nel corso della cerimonia è stato mostrato il video dell’ONU di Erik Ravelo che mostra una donna lapidata da fiori, con l’intento di stupire e colpire i presenti.

    Nel Bel Paese, i dati di Eurisper ci lasciano allibiti. Solo a Roma infatti si calcola un femminicidio ogni 2 giorni, e 25 casi di stalking ogni 24 ore, che si traducono in 14 milioni di atti di violenza  in un anno che vanno dallo schiaffo allo stupro. Ancora più agghiaccianti i dati di Intevita-Ipsos che mostrano che il 79 per cento degli uomini si sente legittimato a reagire violentemente dopo esser stato tradito, o peggio il 77 per cento che si giustifica asserendo che è dovuto al “troppo amore”. A ben poco è servita la legge contro il reato di stalking, introdotto nel 2009, che non è riuscita a contrastare il triste fenomeno. Le denunce  risultano solo 51.000 contro  i 5 milioni di persone che subiscono le minacce di uno stalker. Per Eurisper «occorre combattere questo fenomeno perseguendo diverse strade: una grande campagna di sensibilizzazione, ma anche un grande impegno da parte dello Stato nel predisporre misure adeguate».

    Anche a casa nostra sono previsti eventi importanti, per esempio Piazza del Popolo a Roma si accende di rosso in memoria delle vittime di femminicidio, a Campobasso si sfoggiano scarpe rosse nelle vetrine, fiocchi bianchi per Bolzano e Potenza, ed è previsto anche un flash mob a Pisa. Ultima e non meno importante, la campagna trasmessa in tv come pubblicità progresso “credevo fosse amore”, testimonial Valentina Pitzalis, una donna coraggiosa ma purtroppo sfregiata dal cherosene per mano del marito. Questo è solo uno dei tanti casi di donne che “hanno deciso di non accettare più lo stato di vittima ma sono diventate sopravvissute” aiuteranno a cambiare il modo di pensare che “nel dubbio è più facile credere a un uomo che a una donna”, dichiara la direttrice di Un Women: “E questo è un altro modo di fare, oggi, subito, la differenza”.