Fridayforfuture sciopero globale per il clima

    Fridayforfuture sciopero globale per il clima. Prende il via l’ormai noto Fridayforfuture lo sciopero globale per il clima. Ormai famosissimo con la sua definizione sociali con tanto di hashtag, #Fridaysforfuture, la manifestazione è nata per sensibilizzare la globalità sulle condizioni climatiche mondiali. Fridayforfuture è la manifestazione che si trasforma in sciopero e vedrà molti studenti contro il ministro: “Noi, in piazza per l’ambiente”. Intanto Bussetti non ha concesso la “libera uscita”. Ma molti presidi hanno acconsentito. In questo senso oggi moltissimi saranno gli studenti in piazza.

    Fridayforfuture sciopero globale per il clima: con gli studenti anche alcuni presidi ed insegnanti. Per il ministro: “regolarmente a scuola”

    Per tantissimi studenti si tratterà di un venerdì che guarda al futuro dell’ambiente e del pianeta e alle iniziative di Fridayforfuture non parteciperanno solo gli allievi: saranno in piazza alcuni presidi e diversi professori. Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti però in settimana aveva chiarito: “Si va regolarmente a scuola“. Tuttavia al giorno di strike ambientale del Fridayforfuture non saranno certo in pochi. Di fronte a queste occasioni cresce la disobbedienza civile.
    Tutti sulla scia della paladina dell’ambiente Greta Thunberg: “Ragazzi per il clima non c’è più tempo anche gli adulti devono agire”. E non scappano di fronte alle responsabilità anche alcuni presidi. Quattro dirigenti scolastici di Torino – dei licei Umberto I, Cavour, Berti ed Einstein – hanno diffuso circolari in cui considerano venerdì 15 giorno di “assenza giustificata” per chi andrà al Fridaysforfuture e altri venti hanno sottoscritto l’appello alla manifestazione. In moltissimi stati europei il “Friday” è già considerato giornata di libera uscita per tutti. A Bologna il preside del Liceo scientifico Copernico, Roberto Fiorini, ha detto: “Chiederò a chi partecipa la giustificazione, ma non la conterò come assenza. La battaglia sul clima è fondamentale e urgente”. I ragazzi del Liceo Fermi di Bologna scrivono sui social: “Ci siamo rotti i polmoni”. A Roma, al Classico Manara, il preside ha chiesto ai docenti “ad affrontare il tema durante la giornata di lezione, al Liceo Russell la partecipazione sarà giustificata, al Mamiani non si trasformerà in assenza se professori e docenti usciranno insieme: si applicherà il regolamento delle gite. Gli istituti della capitale che avevano aderito, a ieri sera, erano trentadue.