Giulio Regeni, Roberto Fico chiama l’unità

    Serve il massimo possibile dell’unità nella battaglia per la verità su Giulio Regeni. È questo il sunto della posizione del presidente della Camera, Roberto Fico, che ha chiesto al Parlamento di non fomentare alcuna divisione sul piano delle indagini sulla morte di Giulio Regeni. “Come c’è stata unanimità fra gruppi parlamentari per la sospensione dei rapporti fra la Camera dei deputati e il Parlamento egiziano – sostiene Roberto Fico – allo stesso modo mi auguro ci sia sul via libera alla commissione di inchiesta”.

    Giulio Regeni, le nuove tracce

    La discussione in aula in merito alla istituzione della “Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni” avviene oggi, ed ha l’obiettivo, secondo gli atti parlamentari, “di accertare le responsabilità relative alla morte del ricercatore nonché i moventi e le circostanze del suo assassinio”. Nel pomeriggio i primi dibattimenti, con la votazione che dovrebbe avvenire giovedì: è stato già incassato un voto all’unanimità o quasi, in commissione Esteri e Giustizia, considerando l’astensione di Forza Italia. La posizione degli azzurri è quella che il lavoro parlamentare potrebbe andare a scavalcare quello della magistratura.
    La commissione avrà gli stessi poteri dell’autorità giudiziaria, come prevede la legge, e sarà composta da 20 deputati. “La verità sulla morte di Giulio la vogliamo tutti – ha sostenuto Roberto Fico – la pretendiamo tutti con forza, a prescindere dalle forze politiche di appartenenza. È importante che ci sia unità su questo tema”. Un lavoro, quello della commissione, che si svolgerà in affiancamento a quello della magistratura, attualmente al palo considerando l’ostracismo egiziano: fino a questo momento, gli elementi accertati sono stati scoperti soltanto grazie al lavoro della procura di Roma, dei carabinieri del Ros e dei poliziotti dello Sco nello smantellare i depistaggi egiziani. Le novità potrebbero arrivare dalle indagini difensive condotte dall’avvocato della famiglia Regeni, Alessandra Ballerini, e dai suoi consulenti al Cairo: vi sono nuove tracce per gli investigatori e si parla addirittura di alcuni nomi, uomini degli apparati che si pensa possano aver giocato un ruolo nella vicenda della morte di Giulio Regeni