GOVERNO – ‘RICORDATE UN TAGLIO DELLE TASSE COME QUESTO?’. RENZI LODA LA MANOVRA E POI ATTACCA IL M5S, FORSE IN VISTA DELLE COMUNALI ROMANE

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    Stavolta non ha affidato a Twitter (vista anche la varietà di argomenti affrontati), le sue riflessioni Matteo Renzi, ma ne ha scritto attraverso la e-news mensile di ottobre. “Vi ricordate una legge finanziaria del passato con una riduzione di tasse di questo genere? Ditemelo, vi prego. Se ve la ricordate, ditemelo. Io non me la ricordo”, domanda il premier, per poi ‘dedicarsi’ alla minoranza Pd: “A quella parte del Pd che contesta sempre, a prescindere, vorrei domandare: cosa è più di sinistra? Litigare su mille euro di contante o mettere finalmente le risorse sul sociale e sulla povertà?.  L’anima di questa legge di stabilità non sono le tasse. L’anima è l’investimento nel sociale – dice Renzi – Soldi in più contro la povertà (più settecento milioni rispetto al 2015), soldi in più per il sociale, dall’autosufficienza al dopo di noi (più duecento milioni rispetto al 2015), soldi in più per la sanità (più un miliardo rispetto al 2015), soldi in più per famiglie e bambini (più 400 milioni rispetto al 2015). Potrei proseguire ma so che divento noioso. Solo che la forza dei numeri dimostra che la realtà è più forte delle fantasie dell’opposizione. Quindi un ‘passaggio’ volto direttamente al taglio delle tasse: “In passato quando si faceva la legge di stabilità (si chiamava ’la finanziaria’) la domanda era: chissà quali tasse alzano. Con il nostro governo la domanda è: chissà quali tasse abbassano. C’è una bella differenza, no? Insieme alle riforme strutturali, al JobsAct, al rinnovamento generazionale, alla presenza di molte donne e alla rottura degli schemi tradizionali, credo che sia proprio la sistematica riduzione delle tasse una delle caratteristiche chiave del nostro esecutivo. Ridurre le tasse – ribadisce ancora il premier – non è di destra o di sinistra: ridurre le tasse è giusto. Specie in un Paese come l’Italia dove la pressione fiscale è diventata insopportabile. Per questo siamo partiti dagli 80 euro in busta paga a chi guadagna meno di 1.500 euro netti. Poi abbiamo eliminato la componente lavoro dall’Irap e offerto incentivi per le assunzioni a tutele crescenti.  Adesso – ripete nuovamente il presidente del Consiglio – eliminiamo la tassa sulla prima casa, Imu e Irap per chi fa impresa agricola (anche questo è eredità dell’Expo), diamo incentivi a chi investe in azienda. Il prossimo anno, Ires; l’anno dopo gli scaglioni Irpef. E a chi dice che aumenteremo altre tasse, dico che nel 2016 nessun comune o regione le potrà alzare rispetto al 2015, per legge!”.  Ed ora, tiene a sottolineare Renzi “i numeri dicono che le cose vanno meglio di prima, molto meglio. Certo, mai accontentarsi. Ma la musica è cambiata. Il Pil, gli occupati, i consumi, la fiducia tornano al segno più. Questo è il momento chiave per consolidare la crescita”. Poi il premier, forse anche ‘impensierito’ dagli eventuali destini elettorali per il comune di Roma,  è passato ad attaccare il Movimento 5 Stelle: “Vi ricordate questo meraviglioso video di Beppe Grillo? – scrive, aggiungendo il video in cui Grillo  ‘anticipava’ il flop dell’Expo – I disfattisti volevano che rinunciassimo all’Expo. I pentastellati dicevano che se fossero stati loro al governo avrebbero bloccato i cantieri. E Grillo si domandava: ma chi volete che venga qui? Altra previsione geniale, proprio geniale”. E ancora: “Da qualche giorno i deputati cinque stelle accusano il governo di favorire la ludopatia. Mi limito alla realtà. Ventiduemila sono, più o meno, i punti gioco aperti oggi (non tutti regolari, al momento). Con il nostro governo saranno ridotti a quindicimila”. E conclude: “La realtà è più forte delle balle a cinque stelle”. Infine, come da prassi, chiusura con un commento intitolato all’imminente (dall’11 al 13 dicembre)‘Leopolda’: “La sesta edizione della Leopolda avrà qualche sorpresa e caratteristiche diverse rispetto agli anni passati. Non cambiano solo gli orari: si inizia venerdì verso cena, si finisce domenica a pranzo. Chi vuole partecipare sia fisicamente che suggerendo argomenti, stimoli, spunti può utilizzare la casella leopolda@matteorenzi.it. Sono curioso di leggere le vostre proposte. Perché la Leopolda, come sempre, appartiene a chi ha idee e voglia di condividerle”.

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