Governo, ancora scontro per la Tav

    Inviata a Palazzo Chigi l’analisi costi-benefici per la Tav e il vertice, prima rinviato, va in scena tra le discordie.
    L’analisi costi-benefici sulla Tav è stata girata come previstao dal ministero delle Infrastrutture a Palazzo Chigi, di modo che il premier Giuseppe Conte e i due vice premier Luigi Di Maio e Matteo Salvini la possano leggere. Finalmente, direbbero i detrattori, considerate anche le polemiche sul tema Tav e in particolare sulla mancanza di questo dossier sul proprio tavolo da parte di Salvini, poi stemperate almeno in parte da Salvini. Ma intanto sulla querelle Tav le distanze e i disaccordi non sono scemate, con le posizioni di Salvini da una parte e dal gruppo fedele a Toninelli dall’altra mantengono il punto: e, dopo un iniziale rinvio, è alla fine iniziato a Palazzo Chigi il vertice di governo. Dopo essere stato rimandato ieri sera, l’incontro affronta appunto i contenuti del dossier sulla Tav e l’analisi costi-benefici depositato nelle scorse ore.
    Toninelli ha fatto recapitare del resto a Palazzo Chigi e ai vicepremier l’analisi sulla Tav come previsto, ma il fatto che il vertice fissato in serata sia poi saltato all’ultimo ha dato un ulteriore elemento di discussione al tema delle discordie in ambito Tav tra la componente leghista e quella pentastellata.
    A margine, non può non pesare, forse (come per altri temi: ad esempio Bankitalia) il recente esito delle urne abruzzesi: la scintillante vittoria del centrodestra unito e guidato dalla Lega unito al flop dei Cinque Stelle forse peserà sul tavolo delle trattative?
    Intanto il meeting si apre con un problemino di non poco conto: il vice premier Luigi Di Maio ha deciso di non partecipare e di restare al Ministero dello Sviluppo Economico, delegando al suo posto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro. Sarà lui dunque a portare avanti la posizione del movimento che come risaputo è contrario alla realizzazione della Torino-Lione, accanto al premier Giuseppe Conte ed al vice premier Matteo Salvini, oltre ai ministri Enzo Moavero Milanesi e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti.

    “Parliamo di tutto, parliamo di Italia, di tutto quello che serve all’Italia”, ha chiarito Matteo Salvini all’agenzia Adnkronos arrivando nella sede del governo, “Io le riunioni le commento dopo averle fatte, non sono un veggente. La Tav? Il testo non l’ho ancora letto, spero di poterlo fare oggi”.
    “Finalmente si aprirà un dibattito pubblico talmente importante da partire dai numeri”, aveva detto Toninelli. Puntando al No. Ma intanto Salvini a Porta a Porta, ribadiva: “sarebbe un peccato lasciarla incompiuta” ma non perché lo dicono i francesi, “ma perché credo che serva agli italiani”.