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Grande Fratello, arriva Cesara Buonamici

E’ la prima grande novità della prossima edizione del Grande Fratello: ricoprirà il ruolo di opinionista unica: si tratta di Cesara Buonamici sche i sta preparando per l’occasione, che costituisce per lei un “modo per rinnovarsi“

La neo opinionista ha spiegato al Corriere  come è arrivata nel reality di Canale 5: “In realtà non ho deciso io. L’azienda sta rivedendo la natura del programma e mi ha chiesto di partecipare in una veste del tutto nuova per me. Dopo decenni che vivi facendo un certo lavoro, poter arricchire non tanto il curriculum quanto la tua competenza professionale è una bella occasione. E poi se te lo chiede l’azienda per un programma di successo…“.

Oltre ad asserire che c’è stata una “rapida convergenza” in quanto lavora a Mediaset da molto e la “reciproca comprensione arriva in fretta“, la Buonamici ha spiegato che non la preoccupa per la sua partecipazione al Grande Fratello, spesso etichettato come trash:

“Ogni cosa dipende da come la fai e comunque è la rete stessa che vuole rivedere questo format di successo. Semplificando molto, lo vuole riportare alla freschezza delle origini. Si tratta via via di migliorare un programma di successo, allargando la platea di quelli che lo apprezzano“.

“Diciamo la verità, qui la “spalla” sono io. E Signorini è il dominus della trasmissione: tra me e Alfonso c’è una solida, antica amicizia; conto sul suo sostegno per inserirmi adeguatamente. Io cercherò di portare l’esperienza accumulata negli anni come giornalista. Io stessa sarò spettatrice, con il compito di suggerire considerazioni che aiutino il telespettatore ad approfondire i temi e le personalità dei concorrenti“.

“Il mio compito sarà proprio restare nel mio ambito giornalistico. Mi è stato chiesto di portare me stessa nel nuovo programma, non certo di essere altro. Non avrebbe senso. È evidente però che questa nuova posizione mi trova compressa tra due sentimenti. Da una parte esiste qualche preoccupazione per un impegno del tutto nuovo, in un campo nuovo, per temi nuovi. Dall’altra c’è la spinta a sperimentare un modo per rinnovarsi, per uscire da schemi consolidati e ritrovarsi in un’esperienza inedita, però con la fortuna del bagaglio precedente di decenni di lavoro giornalistico. Insomma aggiungo e non taglio“.