Greta: l’ambiente sia come Notre Dame

    Paragone forte ma suggestivo quello in cui si imbatte la giovane attivista ambientale Greta Thunberg nel corso del suo intervento al senato della repubblica italiana. Quello che mette a confronto ciò che si è fatto fin da subito nei riguardi della ricostruzione di Notre Dame a Parigi e quello che invece non si fa per l’ambiente, ma che lei si auspica che accada.

    Greta: l’ambiente sia come Notre Dame. Sui rischi del clima: “Non abbiamo più scuse”

    Notre Dame è andata a fuoco ma in 24 ore sono stati raccolti moltissimi fondi per ricostruirla”, perciò pure sul clima “dobbiamo trovare una soluzione e quando decidiamo di compiere un atto agiamo”, dice Greta che poi, corrobora. “Non abbiamo più tempo, non abbiamo più scuse”, e nel fiume delle sue accorate parole specifica che “non esistono modelli a cui ispirarsi oggi” ma “se si vuole agire i mezzi si trovano”. E poi, da qui, sono scattati i paragoni molto forti con cui la ragazza con l’ambiente nel cuore ha iniziato a sottolineare quanto sia prioritario, allo stato attuale delle cose, il tema del clima in quanto tale. “Kennedy disse ’andiamo sulla Luna’ e dopo qualche anno ci si andò. Notre Dame è andata a fuoco e in poche ore si sono trovati i soldi per ricostruirla. Quando vogliamo fare una cosa, i mezzi li troviamo. Il problema è che nulla viene fatto per fermare la distruzione del clima”.  Greta Thunberg si è espressa con grande determinazione all’interno della Sala Koch di Palazzo Madama, di fronte a così tanti astanti che sono stati necessari i canonici posti in piedi. La sedicenne era stata invitata in Senato al convegno “Clima: il tempo cambia, è tempo di cambiare”, voluto dalla Presidente del Senato Elisabetta Casellati la quale aveva aperto i lavori della giornata. “È evidente che, pur in una logica mondiale, ogni Stato è chiamato a fare la sua parte, sia nei contesti internazionali sia nell’attivazione di politiche domestiche che ne favoriscano il conseguimento. Per questo gli sforzi compiuti negli ultimi anni, per alcuni aspetti anche significativi appaiono purtroppo ben poca cosa rispetto alla cruciale e non rinviabile sfida che ci attende”.