Home NOTIZIE LOCALI Guidonia, sospetto abuso sessuale tra colleghi: cosa è successo

    Guidonia, sospetto abuso sessuale tra colleghi: cosa è successo

    Abusata sessualmente da un collega dopo aver rifiutato le sue avances. E’ quanto starebbe emergendo da una indagine di polizia e la procura. L’aggressore è stato arrestato con le accuse di violenza sessuale e lesioni personali. Sarebbe stata aggredita da un suo collega che, dopo il turno di lavoro nella notte tra il 23 e 24 dicembre scorso, voleva abusare sessualmente di lei. La vittima, anche se colpita dal suo aguzzino con un bloccasterzo, sarebbe riuscita ad attirare l’attenzione di un vicino di casa.

    Nella mattinata di giovedì 20 gennaio, a quasi un mese dal fatto e dopo una serie di accurate indagini, la polizia su disposizione della procura di Tivoli, ha arrestato un 31enne accusato di “violenza sessuale e lesioni personali” ai danni di una donna, una sua collega di lavoro. Le indagini sono iniziate quando la vittima, ferita, è stata accompagnata in ospedale.

    Attivato il ‘codice rosa‘, un triage riservato a tutte le vittime di violenza, sono state così le forze dell’ordine. Le indagini  hanno permesso di accertare una serie di “gravi indizi di colpevolezza” nei confronti dell’arrestato.

    Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo dopo aver tentato delle avances non corrisposte, dopo il turno lavoro della notte della vigilia di Natale, si era presentato sotto l’appartamento della ragazza. Dopo essere stato respinto, l’ha aggredita: dopo aver afferrato la collega, l’avrebbe scaraventata fuori dall’auto, aggredendola per violentarla e colpendola al volto con un bloccasterzo in metallo provocandole la frattura del naso, lividi in viso e contusioni al bacino. Lesioni giudicate guaribili in trenta giorni.

    Provvidenziale ‘intervento di un vicino di casa che è riuscito a sottrarre la ragazza dalla furia dell’uomo. Sono stati tutti questi dettagli che, denunciati “in modo circostanziato dalla vittima e dai testimoni”, hanno indotto l’autorità giudiziaria di Tivoli a disporre nei confronti del 31enne la misura cautelare personale degli arresti domiciliari.