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“I Balcani occidentali possono contare sull’Italia”, da Tirana poi la Meloni difende la manovra “E’ seria”

Un vertice iniziato con la foto di gruppo che, a Tirana, ha visto insieme i leader dei 27 con i vertici europei e ai capi di Stato e di governo dei sei Paesi della regione, tutti sorridenti, nel cortile del Palazzo dei Congressi. Fra l’altro, questa prima sessione plenaria del vertice Ue-Balcani occidentali, ha dato anche occasione alla premier Giorgia Meloni, di stringere la mano al presidente Macron dopo le ‘ruggini’ registrate nelle scorse settimane.

La Meloni: “I Balcani occidentali possono contare sull’Italia, ci sono molti temi su cui vogliamo lavorare insieme”

Riguardo ai temi che il nostro governo andrà ad affrontare nell’ambito di questo vertice, la presidente del Consiglio (nella foto mentre stringe la mano al leader Rama), ha subito tenuto a rassicurare che “I Balcani occidentali possono contare sull’Italia.  Penso che abbiamo una grande responsabilità con i Paesi della regione – ha quindi tenuto a sottolineare la premier – soprattutto dopo l’aggressione russa contro l’Ucraina è molto importante rafforzare il processo di adesione dei Paesi nell’Ue e ci sono molti temi su cui vogliamo lavorare insieme, come l’economia, la cyber sicurezza e molti altri su cui l’Italia è pienamente impegnata”. Ma non solo, ha poi aggiunto ancora il capo dell’esecutivo: “Cercheremo di fare del nostro meglio sui molti temi su cui stiamo discutendo, tra cui il roaming e altro. Si può contare sull’Italia”.

La Meloni sula manovra: “Da Bankitalia non abbiamo ricevuto critiche sostanziali, è ben fatta, seria”

Incalzata anche dai numerosi media italiani presenti all’evento, la premier è stata nuovamente chiamata a commentare le reazioni alla manovra appena licenziata: “La notizia per il governo è che sulle grandi voci di questa manovra non ci sono state da parte di Bankitalia critiche sostanziali. Questa è la cosa più importante”, ha replicato la Meloni, che ha poi aggiunto: “La manovra dal mio punto di vista è ben fatta, seria, dà segnali importanti in una situazione come quella con cui ci confrontiamo. Soprattutto, non era scontato si facesse una manovra politica in tempi così rapidi. Abbiamo fatto un buon lavoro”.

La Meloni ed il Pnrr: “Condivido le parole del presidente Mattarella sul gran lavoro che il governo sta svolgendo”

In merito alle responsabilità del governo legate al Pnrr, la premier si è limitata ad affermare che “condivido le parole del presidente Mattarella: il governo dall’inizio del suo mandato sta lavorando in maniera incessante sul tema del Piano nazionale di resistenza e resilienza“.

La Meloni sulla Giustizia: “Sono garantista nella fase del processo, e giustizialista nella fase dell’esecuzione della pena”

Riguardo invece la riforma della giustizia sulla quale dichiara che  che “penso in Italia sia prioritaria, non sono l’unica a pensarlo: al di là delle questioni di merito credo che molti siano d’accordo“, la premier si professa “Garantista nella fase del processo, giustizialista nella fase dell’esecuzione della pena. E l’approccio disegnato da Nordio – prosegue – è un approccio che il governo condivide. Io sono sempre stata convinta e rimango convinta del fatto che una riforma della giustizia debba avere due grandi obiettivi, le garanzie agli imputati e agli indagati e garantire la certezza della pena quando la sentenza passa in giudicato e credo che l’approccio che Nordio disegna sia di questo tipo“.

La Meloni sul tema dell’Energia: “Ho assicurato a Scholz che L’Italia può giocare un ruolo centrale e strategico, ma serve più impegno dall’Ue”

C’è da segnalare che, a margine del vertice il presidente del Consiglio ha tenuto un incontro bilaterale con il cancelliere tedesco Scholz, incentrato principalmente sull’energia, che a breve sarà il tema centrale del prossimo Consiglio europeo. Un colloquio cordiale nell’ambito del quale la premier ha assicurato al leader tedesco che “L’Italia può giocare un ruolo centrale e strategico“. Quindi, ha poi ribadito, “Sulle misure per l’energia, attualmente la proposta della Commissione europea non mi pare sufficiente, lavoriamo per migliorarla“.

Max