IL GOVERNO TENTA DI SEDURRE I SINDACATI: BLOCCO DELL’ETÀ ANCHE PER LE PENSIONI DI ANZIANITÀ

    L’appuntamento è per martedì prossimo alle 9.30 a Palazzo Chigi. Così si sono lasciati oggi governo e sindacati dopo aver lungamente discusso intorno all’adeguamento dell’età pensionabile alle aspettative di vita. Come ha riferito il ministro Padoan – presente all’incontro insieme ai ministri Poletti e Madia, “Il governo ritiene di aver fatto importanti sforzi e accoglie con rammarico il fatto che i sindacati abbiano opinioni diverse sulla bontà del pacchetto: la Cisl ha espresso una posizione di condivisione importante, la Cgil una posizione di segno opposto e una posizione intermedia dalla Uil”. Ma vediamo in breve gli argomenti sui quali è stato incentrato il confronto. L’esecutivo avrebbe proposto una norma l’istituzione di un apposito fondo (con potenziali risparmi di spesa), per dare seguito – oltre il periodo di sperimentazione – con la messa a regime dell’Ape sociale. Poi, l’allargamento dell’esenzione per le 15 categorie escluse dall’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni che, come previsto dovrebbe scattare nel 2019, aprendo anche alle pensioni di anzianità, e non solo relative a quelle di vecchiaia. A tal proposito il governo avrebbe consegnato ai sindacati una bozza di documento con le proposte aggiornate sull’adeguamento dell’età pensionabile alle aspettative di vita. Dal canto suo, uscendo da palazzo Chigi, Annamaria Furlan, leader della Cisl, premettendo che “servono chiarimenti e correzioni”, ha espresso “un giudizio positivo del lavoro fatto che trova accoglimento in alcune importanti proposte”. Ancora dubbiosa invece Susanna Camusso secondo la quale “Dal punto di vista degli impegni assunti dal governo nel settembre 2016 rispetto alla fase due, le distanze mi paiono evidenti. Il governo non dimostra nessuna disponibilità su quello che avevamo chiesto – tiene comunque a puntualizzare la leader Cgil – C’è un quadro di grande distanza rispetto agli impegni presi. E la nostra valutazione di grande insufficienza viene confermata, siamo davanti a un quadro che non risponde alle nostre richieste. Il governo non dimostra nessuna disponibilità su quello che avevamo chiesto. C’è un quadro di grande distanza rispetto agli impegni presi. La nostra valutazione di grande insufficienza viene confermata, siamo davanti a un quadro che non risponde alle nostre richieste”.
    M.