IL PAPA CONTRO IL LAVORO IN NERO: “E’ UN PECCATO GRAVISSIMO”

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    “Non puoi fare offerte alla Chiesa sulle spalle dell’ingiustizia che fai con i tuoi dipendenti. E’ un peccato gravissimo: è usare Dio per coprire l’ingiustizia”. Così il Papa. “Se uno va a messa la domenica e fa la comunione, gli si può chiedere: ’Com’è il rapporto con i tuoi dipendenti? Li paghi in nero? Paghi il salario giusto? Versi i contributi per la pensione?”. I cristiani, specie in Quaresima, sono chiamati a vivere coerentemente l’amore a Dio e l’amore al prossimo: questo il concetto espresso da Francesco nell’omelia della messa mattutina a Casa Santa Marta. Il Papa ha messo dunque in guardia da chi invia un assegno alla Chiesa e poi si comporta ingiustamente con i suoi dipendenti. Commentando le letture, il Pontefice ha subito sottolineato che bisogna distinguere tra “il formale e il reale”: per il Signore, ha osservato, “non è digiuno, non mangiare la carne” ma poi “litigare e sfruttare gli operai”. Ecco perché Gesù ha condannato i farisei perché facevano “tante osservanze esteriori, ma senza la verità del cuore”. Secondo Bergoglio, è peccato gravissimo usare Dio per coprire l’ingiustizia. Così, se uno va a Messa tutte le domeniche e fa la comunione, gli si può chiedere: “Non puoi fare offerte alla Chiesa sulle spalle dell’ingiustizia che fai con i tuoi dipendenti. E’ un peccato gravissimo: è usare Dio per coprire l’ingiustizia”. Così il Papa. “Se uno va a messa la domenica e fa la comunione, gli si può chiedere: ’Com’è il rapporto con i tuoi dipendenti? Li paghi in nero? Paghi il salario giusto? Versi i contributi per la pensione?”. I cristiani, specie in Quaresima, sono chiamati a vivere coerentemente l’amore a Dio e l’amore al prossimo: questo il concetto espresso da Francesco nell’omelia della messa mattutina a Casa Santa Marta. Il Papa ha messo dunque in guardia da chi invia un assegno alla Chiesa e poi si comporta ingiustamente con i suoi dipendenti. Commentando le letture, il Pontefice ha subito sottolineato che bisogna distinguere tra “il formale e il reale”: per il Signore, ha osservato, “non è digiuno, non mangiare la carne” ma poi “litigare e sfruttare gli operai”. Ecco perché Gesù ha condannato i farisei perché facevano “tante osservanze esteriori, ma senza la verità del cuore”. Secondo Bergoglio, è peccato gravissimo usare Dio per coprire l’ingiustizia. Così, se uno va a Messa tutte le domeniche e fa la comunione, gli si può chiedere: