Home SPETTACOLI CINEMA Il regista Alessandro Valori stroncato da un infarto

Il regista Alessandro Valori stroncato da un infarto

Una serena serata fra vecchi amici, di persone le quali, dopo anni di gavetta, sono riuscite ad imporre le proprie capacità, acquisendo meritati riconoscimenti e pubbliche soddisfazioni. Quelle cene calde e divertenti come soltanto la preziosa realtà della provincia sa regalare a chi non tradisce i valori più semplici come appunto l’umiltà e l’amicizia.
Siamo nelle Marche ‘operaie’, dove la tradizione del ‘cottimo familiare’ ha rappresentato per decenni la fortuna delle piccole medie-imprese dell’area. In special modo poi nel recanatese (Macerata) dove, accanto all’agricoltura, l’impresa è quasi un passaggio naturale per chi ha voglia di darsi da fare. Lo testimoniano anche i commensali dell’allegra tavolata in questione, che però purtroppo, di lì a poco, si trasformerà in un teatro di tragedia.
Tra loro siedono infatti ‘lavoratori’ divenuti popolari, come Iginio Straffi (il disegnatore che ha creato le Winx, le fatine colorate che oggi rappresentano un impero), ed il regista maceratese Alessandro Valori, che dopo aver studiato con Tonino Guerra e Nikita Michalkov, si è poi fatto le ossa come assistente, al fianco di registi del calibro di Lina Wertmüller, Sergio Corbucci, Paolo e Vittorio Taviani.
La sera scorre allegramente quando, improvvisamente, Valori accusa un malore perdendo i sensi. Immediato l’arrivo dei soccorritori nel ristorante di Recanati, dove nel frattempo era calato il gelo, ma ne il massaggio cardiaco, che la defibrillazione hanno potuto evitare il peggio. Così, a soli 54 anni, il titolare della società di produzione Notorius, ed autore di numerosi corti, documentari, ed anche conosciuti videoclip musicali di artisti italiani, ha lasciato gli amici proprio sul più bello.
Oltre ad aver realizzato il backstage de ‘L’ora di religione’ di Bellocchio (2001), Valori ha esordito alla regia con ‘Radio West’ (2003), al quale è poi seguito ‘Chi nasce tondo…’, con Valerio Mastandrea e Sandra Milo (2008), e ‘Come saltano i pesci (2016).
Max