IL SINDACO MARINO: ’IO IN VACANZA FORZATA NEGLI USA PERCHÉ MINACCIATO DI MORTE’

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    Chi l’avrebbe mai detto: il sindaco Marino avrebbe subito minacce talmente ’efferate’, da doversi rifugiare in America. “Mi trovavo negli Stati Uniti in vacanza per motivi al di fuori della mia volontà. Negli ultimi mesi ho ricevuto diverse minacce di morte con lettere scritte a me, a mia moglie, a mia figlia e buste con pallottole”. Così il primo cittadino di Roma intervenendo da Lilly Gruber su La7. “Ho iniziato il mio mandato andando in bicicletta – ha proseguito Marino –  Adesso devo muovermi con tre macchine e sei uomini di scorta”. Poi ha rassicurato gli elettori spiegando che “con Renzi ritengo ci siano ottimi rapporti” quindi, tornando al suo soggiorno a stelle e strisce ha aggiunto: “Desideravo, realmente 14 giorni di vacanze con mia moglie e mia figlia senza girare con le persone armate, che ringrazio, perché sono assolutamente professionali. Ma penso che se ho un difetto è che sto sempre al lavoro come accadeva quando stavo al Gemelli. I miei colleghi mi dicevano: ’A Marino nun ce l’hai una casa?’”. Ad ogni modo “non c’era davvero nessuna emergenza perché quello che è accaduto è un funerale in cui una famiglia ha voluto manifestare e spettacolarizzare la morte di un essere vivente per mandare messaggi ai vivi”, ha chiarito il sindaco di Roma in merito al funerale Casamonica. Del resto lui, in quei giorni era sotto il sole dei Caraibi: “Lo stesso giorno, pochi minuti dopo appresa la notizia del funerale sono stato informato e siamo intervenuti subito con delle dichiarazioni di condanna. Come ha detto il prefetto, che è una persona perbene, c’è stata una disfunzione nella comunicazione con le forze di sicurezza ma anche fatti gravi con l’elicottero che ha sorvolato Roma gettando petali di rosa. Poteva essere una sostanza tossica. Ma ricordo – ha tenuto a sottolineare – che non è compito del comune né sorvegliare i cieli di Roma, né controllare le organizzazioni criminali”.  Quindi una promessa che molti suoi detrattori interpreteranno come una ’minaccia’: “Non mi sono dimesso e non mi dimetterò perché voglio cambiare la nostra città, popolata da persone perbene che sentono e vivono il cambiamento epocale, la rivoluzione nella città”. Forte di quel 64% dei romani lo ha votato, Marino ha dichiarato che “Non voglio tradire il loro voto, il governo della capitale rimane la sfida della mia vita”. 

    Max Tamanti