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“In Italia la variante Omicron è attualmente a 0,19%, mentre la Delta resta dominante”, spiega un studio dell’Iss

Mentre da un lato si continuano a monitorare tutti i dati provenienti dagli ospedali, e dall’altra prosegue incessante la campagna vaccinale – da oggi aperta anche alla fascia 5-11 anni – tutti gli occhi della comunità scientifica sono puntati sui ‘movimenti’ della cosiddetta variate Omicron.

L’Iss: “Il punto di osservazione, che Iss e ministero della Salute, ha istituito con la Fondazione Bruno Kessler”

Tra i vari punti di ‘osservazione’, c’è anche quello che Iss e ministero della Salute, ha istituito di concerto con i laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. Un studio che però, viene precisato, non contiene la totalità dei casi di varianti rilevate, ma soltanto quelle relative alla giornata presa in considerazione.

Ebbene, spiegano ad esempio in relazione alla giornata dello scorso 6 dicembre, “la variante Delta era ancora largamente predominante, con una prevalenza stimata superiore al 99%, mentre per la Omicron sono stati trovati 4 casi, corrispondenti allo 0,19% del campione esaminato”.

L’Iss: “Nello studio sono stati sequenziati 2241 campioni, di cui 4 sono risultati positivi alla Omicron”

Nello specifico, spiegano dall’Iss, “Per l’indagine è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e province autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus. Il campione richiesto è stato scelto dalle Regioni e province autonome in maniera casuale fra i campioni positivi garantendo una certa rappresentatività geografica e, se possibile, per fasce di età diverse. In totale, hanno partecipato all’indagine le 21 Regioni e province autonome e complessivamente 114 laboratori e sono stati sequenziati 2241 campioni, di cui 4 sono risultati positivi alla Omicron“.

Brusaferro: “La variante Omicron è stata segnalata in 4 casi in tre Regioni, si può contrastare vaccinandosi”

Dunque, prosegue la nota ”In linea con i risultati della ‘quick survey’ del mese di settembre 2021, la variante Delta rappresenta la variante predominante di Sars-CoV-2 nel nostro Paese (prevalenza stimata maggiore del 99%). La variante Omicron è stata segnalata in 4 casi in tre Regioni, relativamente alla data di campionamento di questa survey dell’inizio di dicembre (prevalenza grezza 0,19%, prevalenza pesata per numero di casi regionali 0,32%)“. Quindi, considerato tutto ciò, proseguono dall’Iss, “A partire da questi risultati, anche considerando i possibili bias, si sottolinea che la vaccinazione continua a prevenire i decessi, riduce il numero dei ricoveri nonostante il continuo predominio della variante Delta, che è fino al 60% più trasmissibile rispetto alla variante precedentemente dominante, Alfa“.

Brusaferro: “La flash survey  indica la situazione in un determinato giorno, di li la stima circa la prevalenza delle varianti”

Quanto poi alla presenza della variante Omicron, aggiunge invece Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss, “era largamente attesa, in linea con quanto osservato anche negli altri Paesi, e le prossime indagini ci permetteranno di stimarne la velocità di diffusione. Restano fondamentali le raccomandazioni date finora, di iniziare o completare il ciclo vaccinale anche con la dose booster e di seguire le misure di distanziamento e igiene per ridurre al minimo la diffusione del virus. La flash survey  dà una fotografia della situazione in un determinato giorno, da cui si può stimare la prevalenza delle varianti in circolazione”. Si tratta, ha commentato ancora Brusaferro, di ”uno strumento molto utile nelle fasi di transizione, in cui si cerca di monitorare possibili variazioni, e le informazioni che ne derivano sono complementari a quelle date dalla piattaforma ICoGen, che invece raccoglie tutte le segnalazioni di casi”.

Max