IN ITALIA VIENE EFFETTUATA LA PRIMA FECONDAZIONE ASSISTITA ETEROLOGA di Caterina Onofri

     
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     In Italia è stata appena effettuata la prima fecondazione assistita eterologa. La donatrice è una ragazza di 22 anni, Camilla, che frequenta il secondo anno di università. Ha deciso di donare ovociti a fresco ad una donna di 47 anni che da 15 anni tentava di avere un figlio. Ha partorito due gemelli e l’annuncio è stato dato dal ginecologo Pasquale Bilotta, che dirige la clinica Alma Res Fertility, dove sono appunto nati i due bambini. E’ stato utilizzato il trasferimento in utero di due embrioni allo stadio di blastocisti, cioè mantenuti in incubatore fino al quinto giorno di sviluppo. Il parto è avvenuto prematuramente con quattro settimane di anticipo e con taglio cesareo, ma i piccoli e la mamma, ha spiegato il ginecologo, stanno bene. E’ stato utilizzato il seme del marito e per scegliere la donatrice è stata verificata la compatibilità del gruppo sanguigno e le caratteristiche fenotipiche, ovvero il colore degli occhi e dei capelli della donna che ha ricevuto la donazione. La donatrice dichiara di averlo fatto non solo per aiutare chi vuole diventare mamma ma non ce la fa, ma anche per guadagnare qualche soldo, infatti tutte le donatrici ottengono un rimborso spese, puntualizzando però, di non aver vissuto la donazione come un lavoro o una fatica, ma come un’opera di bene. Infatti aggiunge, che anche quando doveva farsi le punture sotto la cute della pancia, con la siringa piccola molto simile a quella per l’insulina, non era sofferente e non lo faceva per costrizione, anzi, qualche volta l’ha fatta quasi fosse un gioco. Per la ragazza si trattava di piccole e facili azioni, che potevano però contribuire a qualcosa di grande e prezioso. La scelta è stata del tutto personale ed era guidata dal desiderio di aiutare le altre donne. In questo modo possiamo dichiarare che il “turismo” della procreazione assistita termini qui, dal momento in cui l’Italia ha deciso di consentire la fecondazione eterologa. La notizia della nascita dei due gemelli coincide proprio con il compimento degli 11 anni della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita. La storia della legge 40 è infinita, e possiamo ricordare come in questi anni sia stata modificata pezzo per pezzo nelle aule di tribunale per ben 33 volte, fino a quando i giudici non arrivarono a eliminare 4 divieti, tra cui l’ultimo della fecondazione eterologa. Mentre è rimasto in vigore il divieto di accesso alla fecondazione assistita per i single e le coppie omossesuali. Ma le battaglie giudiziarie non sono ancora terminate. Infatti per la legge 40 sono in arrivo altre novità. Ad esempio è prevista ad aprile, a poche settimane da questo suo ’compleanno’, l’udienza della Corte Costituzionale che dovrà pronunciarsi sul divieto di diagnosi preimpianto per le coppie fertili con patologie genetiche trasmissibili ai figli.