Incidente aereo Ethiopian i 6 minuti fatali

    Incidente aereo Ethiopian i 6 minuti fatali. Cosa è saltato fuori dalle prime ricostruzioni? Focus sull’incidente aereo della Ethiopian dai sei minuti cruciali alle due ipotesi di guasto. Il primo dato incontrovertibile relativo alla dinamica dell’incidente che ha causato la morte di tutti i presenti a bordo del Boeing 737 della Ethiopian è che l’aereo stava viaggiando a una quota e a una velocità più basse del previsto. Secondo poi alcuni testimoni sembrerebbe venire fuori un dato focale: costoro dichiarano infatti di aver notato il Boeing della Ethiopian perdere fumo e detriti. Restano poi di fondo alcuni profondi  dubbi sul modello (nuovo) di aereo. Ma il focus resta tutto concentrato sui  6 minuti fatali e le due ipotesi di guasto. Cosa è davvero successo al Boeing 737 max, ovvero l’aereo della Ethiopian che è precipitato causando la morte dei passeggeri e del personale di bordo?

    Incidente aereo Ethiopian, ipotesi di guasto e i dubbi sul nuovo 737

    Da una parte, in merito all’incidente della Ethiopian relativo al Boeing 737 si inizia a parlare di problemi con il software caricato su un aereo. Infatti il Boeing 737 max disporrebbe di una struttura software di nuova fattura che è oggetto di analisi e di check. La seconda strada relativa alle ipotesi da cui dipenderebbe l’incidente aereo della Ethiopian potrebbe portare a dei guasti di natura meccanica, come potrebbero appunto fare intendere alcune testimonianze emerse nelle ultime ore. Sono passate poche ore dalla tragedia del volo Ethiopian Airlines che si è schiantato al suolo procurando la morte di tutte le 157 persone a bordo (tra cui 8 italiani): e le cause del disastro sono ancora ignote. Senza alcun dubbio, certo, il ritrovamento delle scatole nere fornirà tutte quelle indicazioni che andranno ad aiutare gli inquirenti, i quali peraltro posseggono già dei significativi elementi che indicano una situazione già fuori controllo.
    Alle 8.38 (ora locale) di domenica il Boeing della Ethiopian con sigla ET302 decolla da Addis verso Nairobi: a bordo ha 149 passeggeri di 33 diverse nazionalità. Alle 8.40 il comandante contatta la torre di controllo e chiede di fare rientro per «problemi tecnici»; la notizia è confermata dall’ad della compagnia. Quattro minuti dopo quell’Sos, il Boeing scompare dai radar e precipita. E emerge che il velivolo si trovava a una quota più bassa del previsto e viaggiava a una velocità anomala (più lenta); come se stesse venendo meno la spinta necessaria per raggiungere la rotta di crociera. La prima ipotesi riguarda il software che assiste i piloti durante il volo: ma secondo testimoni l’aereo perdeva pezzi: fumo e detriti, forse indice di un problema di natura meccanica.
    Ulteriori dubbi nascono sul modello del Boeing, il 737 Max 8: una macchina di nuova creazione, con oltre 5.000 richieste di acquisto: è più economico e ha consumi più bassi rispetto a mezzi della stessa fascia. Lo scorso ottobre un Boeing 737 della Lion Air, identico a quello della Ethiopian, si è schiantato al suolo.  L’Ethiopian Airlines è considerata la compagnia aerea più affidabile di tutta l’Africa, peraltro.