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Inflazione alle stelle: a gennaio toccato il 4,8%: L’Istat: “Non accadeva da 26 anni”. Un fenomeno europeo trainato dai beni energetici

Se nel corso delle prime ondate di Covid, ed i conseguenti lockdown registrati, l’economia è letteralmente rimasta al palo per poi ripartire ‘moooolto timidamente’ fino agli ultimi giorni dell’anno, con l’entrata del 2022, come stiamo purtroppo sopportando sulle nostre spalle, complice l’avvento della variante Omicron (che non ha risparmiato praticamente nessuno), fra contagi, quarantene, tamponi e le attività commerciali in balia di norme e restrizioni varie, l’economia ha finito per subire l’ennesimo tracollo.

In tutto ciò l’aggravante dei folli rincari delle utenze domestiche (che hanno ulteriormente penalizzato anche attività come bar e ristoranti), a dare il colpo di grazia definitivo.

E così, mente i nostri ‘validi istitutori’ sono riusciti a concedersi del tempo prezioso per giocare al ‘Risiko’ in occasione delle recenti presidenziali, l’inflazione ha subito un’impennata mostruosa, toccando un secco +4,8%, che ci riporta addirittura indietro all’aprile del 1996.

Inflazione in aumento: l’indice nazionale dei prezzi al consumo, al lordo dei tabacchi segna un +4,8% su base annua

A denunciare quest’inquietante realtà, è stata l’Istat che, rendendo notte oggi le stime preliminare reattive al primo mese dell’anno, rivela che per l’intera collettività, l’indice nazionale dei prezzi al consumo, al lordo dei tabacchi, se su base mensile ha registrato un aumento dell’1,6%, su base annua si parla addirittura di un +4,8% su base annua.

Inflazione in aumento: a causare lo choc in primis i beni energetici, seguiti dagli altri comparti merceologi

Manco a dirlo, a trainare questo devastante rincaro, sono i beni energetici regolamentati anche se, spiega ancora il report dell’Istat, anche gli altri comparti merceologici ci hanno messo del loro. Tuttavia, almeno per il momento, grazie ‘ancora’ al rallentamento dei prezzi dei Servizi che annoverano i trasporti (ancora soggetti al condizionamento subito dalle limitazioni alla mobilità seguite alla pandemia), regge quella definita ‘la componente di fondo’, relativa cioè agli energetici ed agli alimentari, fermi ai dati di dicembre.

Inflazione in aumento: influenzato da rincari generalizzati, il carrello della spesa ha finito per pesare molto meno

Inevitabilmente però sale il ‘carrello della spesa’: nel mese di gennaio infatti hanno subito un’accelerazione i prezzi dei beni alimentari, quelli per la cura della casa e della persona: +3,2% (rispetto al +2,4% di dicembre), così come quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto, saliti da un +4,0% al +4,3%.

Inflazione in aumento: secondo Eurostart nell’area euro l’inflazione annua è salita al 5,1%

Vivendo tutti ‘sotto lo stesso tetto’, l’inflazione ha finito per registrare il suo balzo anche nell’ambito dell’Eurozona. Come spiega infatti la stima flash stilata da Eurostat, sempre a gennaio, nell’area euro l’inflazione annua è salita al 5,1%, quando a dicembre si trovava al 5%, dunque abbastanza oltre quella media inglese (il consensus), considerata dagli analisti.

Inflazione in aumento: anche nell’Eurozona, spiega l’AdnKronos, “E’ sempre l’energia a trainare i rincari”

Anche qui, spiega un interessante articolo pubblicato in merito dall’agenzia di stampa AdnKronos, a guidare l’impennata “è sempre l’energia, che il mese scorso è rincarata in un anno del 28,6% rispetto al 25,9% di dicembre, seguita a grande distanza da cibo, alcool e tabacchi (+3,6% da 3,2%); i servizi sono aumentati del 2,4%, stabili rispetto a dicembre, e i beni industriali non energetici del 2,3%, dal +2,9% di dicembre”. Ed ancora, prosegue il testo del’AdnKroos, “In gennaio l’aumento dei prezzi al consumo rispetto a dicembre è stato dello 0,3%. L’inflazione annua core, depurata cioè delle componenti più volatili (energia, cibo, alcolici e tabacchi), in gennaio è stata del 2,3%, rispetto al 2,6% di dicembre. Rispetto a dicembre i prezzi core sono calati dello 0,8%.

Max