Ippodromo Capannelle: operaio malmenato e derubato

    Sorpreso da dietro, colpito con un bastone, preso a calci e pugni e poi derubato. Vittima Massimo, dipendente dell’Euro global service, che lavora come giardiniere nell’ippodromo di Capannelle in Via Appia Nuova 1245. Un episodio di violenza che si è verificato nel pomeriggio del 16 agosto, poco dopo le 14.

    Massimo era circondato da tre persone che lo picchiavano al braccio e alla testa, e poi porta via una catena, un cellulare e un portafogli. Successivamente, l’uomo fu trasportato in codice giallo al Casilino policlinico. Lo avrà per 30 giorni con un grande trauma facciale riportato.

    Dalle descrizioni fornite dalla vittima, attaccarlo sarebbe stato Roma dal vicino campo di La Barbuta. La ricerca è in corso presso la stazione di polizia di Tuscolano. La ricerca è iniziata immediatamente.

    Un’aggressione brutale che non ha lasciato indifferente Danilo Di Caprio, direttore esecutivo dell’ippodromo di Capannelle, che a Roma oggi spiega: “Abbiamo chiesto più sicurezza per anni. L’area interna è la videosorveglianza ma i danni e gli episodi di degrado continuano. abbiamo già depositato 30 denunce e sofferto danni per oltre 120 mila euro, senza contare i tempi in cui troviamo le macchine bruciate vicino all’ippodromo, le staccionate strappate o le incursioni sulla nostra proprietà, le aggressioni fisiche, prima di ieri, mai il livello di allerta “.

    Danilo Di Capri non lo dice esplicitamente, ma la convivenza con alcuni dei residenti più violenti del campo di La Barbuta è pericolosa. Stefano Pizzuti, del servizio globale Euro, afferma in modo simile: “Ho ascoltato Massimo, è scosso, ma sarà perso, e questi atti di violenza vanno fuori di testa e devono essere fermati”.