ISTANBUL – È DI 39 VITTIME ED OLTRE 60 FERITI IL BILANCIO DEFINITIVO DELL’ATTENTATO TERRORISTICO ALL’INTERNO DI UNA DISCOTECA. ERDOGAN: ‘VOGLIONO CREARE CAOS’

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    Un urlo ormai diventato sinonimo di imminente terrore. Nell’affollata discoteca ‘Reina’, sita nella zona occidentale di Istabul, in quel momento almeno 600 giovani stavano festeggiando il countdown quando, quel grido – ’Allahu Akbar’ – ha dato il ‘la’ a una gragnuola di colpi in tutte le direzioni il bilancio parla di 39 vittime, cadute sotto le raffiche del  kalashnikov, trovato poco dopo la strage all’ingresso del locale. Come ha spiegato il ministro dell’Interno turco, Suleyman Soylu, tra i morti, anche 15 o 16 stranieri, mentre sono oltre 60 i feriti. Paura anche per unica comitiva di modenesi, sopravvissuti grazie ai riflessi, gettattisi subito a terra. Il governatore della città, Vasip Sahin, ha definito l’accaduto un attacco terroristico e ha reso noto che l’attentatore ha ucciso due persone, tra cui un poliziotto, prima di entrare nel locale e fare fuoco sulle persone, almeno 700, che si trovavano all’interno. Al momento l’attentato non è stato ancora rivendicato e, anche se la matrice potrebbe essere facilmente di stampo jihadista, non è esclusa la mano ‘interna’. Gli agenti della sicurezza attraverso alcune foto segnaletiche sarebbero risaliti ad alcuni sospetti ceceni entrati nel paese nei giorni scorsi. Anche se la polizia parla di un attentatore, diversi testimoni hanno raccontato di spari uditi provenire da due zone diverse della discoteca. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan ha descritto l’attentato come un attacco “efferato” volto a “creare caos. Un tentativo di creare caos prendendo deliberatamente di mira la nostra pace e i civili. La Turchia – ha dichiarato Erdogan davanti ai microfoni della Bbc – è determinata a continuare a combattere fino alla fine contro il terrorismo e fare qualunque cosa sia necessaria per garantire la sicurezza dei suoi cittadini e assicurare la pace nella regione”. In contatto con il Consolato italiano ad Istanbul per le verifiche di rito dopo l’attacco, l’Unità di Crisi della Farnesina, attraverso il ministro Alfano ha dichiarato che “Noi come stiamo contattando tutti gli italiani registrati in quel paese. Fin qui non abbiamo avuto fortunatamente riscontri negativi. Continuiamo a monitorare la situazione”. Nel frattempo sembra che le forze dell’antiterrorismo turche stiano già seguendo una pista ‘importante’…

    M.