L’ASSURDO: CON UNA BIMBA RESA DISABILE DA UN ERRORE MEDICO OTTENNE CASA DAL COMUNE, DOPO 10 ANNI L’ORDINANZA DI SGOMBERO PER UN ERRORE INTERNO ALL’ATER

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    .”Nel 2006 feci un appello all’allora sindaco e ai servizi sociali e mi venne assegnata una casa a San Saba, vista anche la frequente necessità di trasportare la bambina all’ospedale Bambin Gesù per sottoporla a cure”. Emmanuel Mariani è bravissimo ragazzo di Testaccio, cui la vita non ha certo regalato nulla. Grande lavoratore, per lui e la moglie Giovanna la vita è cambiata 11 anni fa quando, in seguito ad un errore medico nel corso del parto, la piccola Noemi subì una gravissima invalidità (riconosciuta al 100%). Una condizione complicata e dispendiosa, in seguito alla quale Emmanuel fu costretto ad incatenarsi davanti al Comune di Roma. Ricevuto dall’allora sindaco Walter Veltroni, Emmanuel e Giovanna ottennerodal Comune di Romaun’abitazione dell’Aterin via San Saba. Ora l’incredibile: dopo 10 anni, attraverso una lettera, quell’assegnazione viene ritenuta dallo stesso Campidoglioillegittima: “Ho ricevuto unalettera dal Comune di Romanella quale si dice che non avevo titoli per avere la casa – spiega Mariani –  in tutto sono 288 le assegnazioni contestate. Mi è stato chiesto di presentare delle controdeduzioni, ma è molto probabile che saranno respinte. Secondo loro non avevo il punteggio per ottenere l’alloggio e non ne avevo diritto”. Questo perché  il Dipartimento Erp del Comune di Roma scrive sottolineando “l’assoluta carenza di legittimitàdell’assegnazione dell’alloggio”. Come spiega ancora l’assurda raccomandata, la contestazione si configura nell’ambito di un “procedimento penale a carico dei firmatari” della determinazione dirigenziale con cui nel 2006 gli fu assegnato l’alloggio Erp da cui è emerso che “l’alloggio è stato assegnato senza alcun rispetto delle posizioni che precedevano ingraduatoria”. In poche parole, secondo l’Ater qualcuno sbagliò ad assegnare loro case perché non furono rispettate le graduatorie, ma la famiglia Mariani firmò un regolare contratto di assegnazione. Ora la piccola Noemi, che vive dipendente da macchinari e bisognosa di continua assistenza, rischia così di trovarsi improvvisamente in mezzo a una strada. A Emmanuel non è restato altro che scrivere al sindaco di RomaVirginia Raggi. E di raccontare questa sua ennesima odissea ai giornali: “Ho scritto aRaggi– spiega il giovane, dipendente Atac  – e penso che presto incontrerò anche la presidente delI municipio.Mi auguro comprendano la mia situazione: mia figlia è invalida a causa di un errore, avrei certamente preferito non trovarmi in questa situazione, vederla sorridere e non aver bisogno di una casa. Se, come è probabile, rifiuteranno le controdeduzioni e ci chiederanno di uscire dalla casa –afferma Emmanuel alle agenzie di stampa – dovrei fare una causa ma se poi perdessi il ricorso sarei considerato unabusivotanto da non poter accedere ad altri bandi per le abitazioni. Spero che qualcuno si metta una mano sulla coscienza: mi è stato riconosciuto un diritto nel 2006, ora mi viene tolto. Come faccio ad andare in mezzo a una strada con una delle mie figlie paralizzata?. E’ giusto punire gli “abusi – afferma ancora l’affranto padre di Noemi – Ma ci sono dei casi che vanno oltre”. E dire che vi sono interi quartieri densi di abusivi, sbandati, banditi e ‘risorse’ iper protette…

    M.