L’Infn sospende il fisico Alessandro Strumia per le sue tesi sessiste

    Alessandro Strumia, fisico collaboratore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), è stato sospeso dal suo incarico in mattinata. A finire al centro delle polemiche le sue dichiarazioni di natura sessista pronunciate a Ginevra, in occasione del convegno High Energy Theory and Gender; frasi contenute nelle sue tesi sulle discriminazioni di genere nella fisica e pronunciate in pubblico. A darne notizia lo stesso ente di ricerca, sottolineando che il provvedimento rimane “in attesa del risultato degli approfondimenti sul caso”. A suscitare una vera e propria ondata di polemica la tesi di Strumia, secondo la quale nella fisica ad essere discriminati sono gli uomini, tanto da essere spesso svalcati nel fare carriera da colleghe che hanno meno meriti. “L’Infn – si legge nella nota – ha deciso di procedere alla sospensione immediata dell’associazione con la motivazione che il prof. Strumia ha fatto, per di più in un contesto pubblico internazionale, affermazioni lesive dell’immagine dell’Ente e, cosa ancor più grave, discriminatorie e apertamente lesive della reputazione di ricercatrici e ricercatori dipendenti e associati all’Infn, in violazione delle norme del Codice etico e del Codice di comportamento per la tutela della dignità delle persone dell’Istituto”.??Provvedimento che ieri era stato anticipato dalle parole del presidnete dell’Istituto Nazionale di Fisica nucleare, Fernando Ferroni “Non condivido nulla di quello che ha detto – aveva commentato – e tra l’altro offende anche una commissione di concorso del nostro istituto”. Strumia infatti, per dimostrare come nel mondo della fisica vadano avanti le donne, anche se con meno meriti degli uomini, aveva portato ad esempio il fatto di non essere stato selezionato dall’Infn per una posizione per cui erano state scelte due ricercatrici con meno citazioni di lui. La vicenda, prosegue Ferroni, è stata sottoposta “al nostro collegio di disciplina e ai nostri controllori del codice etico. Una volta che ci daranno la loro valutazione – conclude – prenderemo dei provvedimenti nei riguardi di Strumia, che non è un nostro dipendente ma collabora con noi, e trasmetteremo le nostre considerazioni all’università di Pisa”. Il Nobel per la fisica a Donna Strickland “è la risposta migliore al professor Strumia” ha detto la vicepresidente dell’Infn, Speranza Falciano commentando l’assegnazione del Nobel per la fisica a una donna, Donna Strickland. “Sono dichiarazioni che sono andate un po’ oltre i limiti del consentito, anche nei confronti del nostro ente”, ha rilevato Falciano. “Credo che non sia vero quello che ha detto – ha aggiunto – e ha usato parametri non universalmente riconosciuti, come le citazioni”. Di sicuro, ha proseguito Speranza Falciano, “il Nobel a una donna ci inorgoglisce. Le donne lavorano a livelli di eccellenza, come gli uomini; tantissime lavorano al top della loro carriera e della loro eccellenza scientifica”. Quanto alle facilitazioni, “queste ci sono perché ci si rende conto della situazione di partenza delle donne” e delle difficoltà che si trovano ad affrontare fin dall’inizio della loro carriera scientifica. Bisogna inoltre pensare, ha detto ancora il vicepresidente dell’Infn, che “la diversità è un valore aggiunto a tutto quello che si fa: la tendenza non è favorire le donne, ma cercare di favorire l’opportunità di potersi esprimere in qualsiasi disciplina, a prescindere dai condizionamenti sociali, culturali ed economici”. Dopodiché, ha concluso, “come fa l’Infn, si mettono in campo tutte le azioni positive necessarie per raggiungere un equilibrio di genere e di cultura e dando in questo modo un apporto importante al progredire della scienza. In quest’ottica il Cern è un esempio vivente di incontro di culture, discipline e generi: una condizione che può portare a Stoccolma”.