La Corte Suprema Indiana rifiuta le richieste dei marò. Napolitano “fortemente contrariato” – Di Alessia Fabiani

    marò-permesso-italia-voto

    Il ‘no’ della Corte Suprema indiana arriva forte e chiaro, non prenderà in esame le richieste fatte dai due marò italiani: Massimiliano Latorre non potrà allungare la sua permanenza in Italia di altri 4 mesi per via delle sue cure, permesso in scadenza il prossimo 13 gennaio. I giudici hanno respinto anche la richiesta di Salvatore Girone di poter tornare a casa per Natale.

    La Corte Suprema ha decretato che è ora di procedere con il processo, dopo quasi 3 anni da quel febbraio 2012 dove i due fucilieri italiani vennero accusati di aver ucciso due pescatori indiani scambiati per pirati.

    Nell’attesa di un processo mai iniziato a causa di un nodo da sbrogliare, Latorre , nella sua istanza, faceva presente che il percorso terapeutico iniziato in Puglia lo scorso 13 settembre  a causa di un ictus, non era ancora terminato e che inoltre dovrà sottoporsi ad un probabile intervento chirurgico, per tanto veniva chiesto un prolungamento della sua permanenza in Italia di altri quattro mesi. Mentre Salvatore Girone, la settimana scorsa aveva inviato una lettera alla massima autorità giudiziaria indiana nella quale chiedeva di poter rientrare a casa per le prossime festività natalizie per riunirsi con la moglie ed i figli per un periodo di tre mesi.

    Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si dice “fortemente contrariato” per la decisione presa. Il ministro Pinotti ha avvertito che “Massimiliano Latorre si deve curare in Italia, ce lo stanno dicendo i medici e non vedo come possa tornare in India. Noi non ci muoviamo da questa posizione”. Il ministro ha poi aggiunto che “ questa decisione è stata una doccia gelata. Questa situazione va risolta e l’Italia deve reagire. Anche da un punto di vista umanitario la nostra richiesta andava accolta – aggiunge ancora”-

    Poco più tardi arriva la presa di posizione dell’Alto rappresentante della Politica Estera della Ue, Federica Mogherini: “La questione ancora irrisolta dei due marò italiani può avere un impatto sulle relazioni tra India e Ue”.