La crisi del latte, in Italia chiusa una stalla su cinque – Di Federica Morsella

    Nel 2014 in Italia sono stati prodotti 110 milioni di quintali di latte e ne sono stati importati 86 milioni. La Coldiretti afferma che per ogni milione di quintale di latte importato in più, scompaiono 17mila mucche e 1.200 lavoranti in agricoltura, ed è così che il prezzo quadruplica prima di arrivare allo scaffale.

    In occasione della manifestazione di maximungitura organizzata nelle maggiori piazze italiane, trasformate in vere e proprie stalle con l’intervento di ministri, Governatori delle Regioni, sindaci, politici, esponenti della cultura, spettacolo ed economia, la Coldiretti ha presentato un dossier, “L’attacco alle stalle italiane”, affermando che la vecchia fattoria non esiste più. Dall’inizio della recessione infatti, è stata chiusa una stalla italiana su cinque con la perdita di 32mila posti di lavoro. C’è un rischio concreto per quanto riguarda la produzione di latte italiano e di formaggi made in Italy che potrebbero scomparire causando effetti drammatici sulla sicurezza alimentare e sul presidio ambientale. Nel dossier emerge anche che il prezzo del latte fresco si quadruplica subendo un ricarico del 328%. Tre cartoni su quattro di latte a lunga conservazione venduti in Italia sono di origine straniera e la metà delle mozzarelle sono fatte con latte proveniente per lo più dall’est Europa ma nessuno lo sa perché non è obbligatorio riportarlo sull’etichetta. La situazione delle stalle italiane rischia di precipitare nel 2015 con il prezzo riconosciuto agli allevatori che non ricopre neanche i costi di produzione e spinge verso la chiusura migliaia di allevamenti.