LA DISFATTA DEL CAVALLINO

    Monza, probabilmente è la sconfitta più dura per Vettel e la Ferrari, più pesante di quel “lungo” ad Hockenheim, più deludente del mondiale perso lo scorso anno.
    È stato un week end pieno di emozioni altalenanti per la scuderia di Maranello, dal calore ricevuto dal pubblico, all’incredibile risultato delle qualifiche, sino all’amara sconfitta contro un Hamilton sempre più spaventoso. Infatti il pilota inglese per ogni colpo incassato, ne sferra uno più forte e preciso, riuscendo a trasformare una qualifica sottotono, in una vittoria che è un macigno a livello psicologico.
    Sin dal via si capisce che “The Ham” è aggressivo, è lucido ed è preciso, non sferra il suo attacco alla prima variante mentre vede duellare i piloti del cavallino, imposta una traiettoria pulita che lo fa uscire forte e gli permette di azzannare Seb poco dopo, precisamente alla Roggia. Il tedesco non può far nulla, capisce che è la preda della tigre inglese e subisce una staccata all’esterno. Vettel prova a rispondere all’attacco di Lewis, cerca di allungare la frenata, ma necessariamente deve usare un angolo maggiore di volante rispetto al rivale. I due vengono al contatto, l’auto numero cinque della Ferrari finisce in testa coda nel gran premio di casa, davanti al suo pubblico.
    La “Rossa” in prima posizione, quella di Kimi “Iceman” Raikkonen, cerca di scappare, di mettere più spazio tra se e la freccia d’argento guidata dal cannibale inglese. Il finlandese lotta e tiene a bada Hamilton, ha il potenziale per portare a casa il GP d’Italia e questo il muretto Mercedes lo sa. Toto Wolf decide allora di dare supporto al suo “golden boy”, così ancora una volta viene adattata la strategia di Bottas, al quale viene posticipato il pit-stop per ritrovarsi esattamente davanti al connazionale della Ferrari. Kimi, dopo aver effettuato il suo pit al 21esimo giro, uscendo dai box si trova alle spalle di Bottas come previsto dalla Mercedes, al quel punto il team order per il numero 77: “Valtteri tienilo dietro”. “Iceman” cerca di finalizzare subito il sorpasso, ma senza successo, così le sue Pirelli Soft diventano presto vittima del calore e delle turbolenze aerodinamiche, oltre che di probabili errori tecnici.
    Nel frattempo, Hamilton si trova in prima posizione con un ritmo martellante, ma orfano di sosta ai box. Al 29esimo giro, Lewis rientra per il suo cambio gomme, uscendo dietro Raikkonen che subisce il blocco di Bottas. Ham cerca di avvicinarsi immediatamente al pilota Ferrari, il quale comincia ad avere problemi alle gomme causati dall’aria sporca della freccia d’argento numero 77, la quale rientrerà ai box solo al 37esimo giro.
    Dal giro numero 38, è sfida aperta tra Raikkonen ed Hamilton. Il primo ha seri problemi di blistering a tre dei suoi pneumatici, il secondo invece ha gomme decisamente più fresche e aspetta il momento propizio. Intanto Vettel ha recuperato fino al quinto posto e Bottas sta duellando con Verstappen, i due arrivano anche al contatto in prima variante, per un’attimo Max è tornato il ragazzo aggressivo di inizio anno.
    Bisognerà aspettare la 45esima tornata, per vedere il definitivo sorpasso di Lewis ai danni di Kimi. Un esecuzione precisa alla prima variante, che lascia poche opzioni di risposta al pilota Ferrari. I giri finali, diventano così una passerella per “The Ham” che conquista una vittoria di misura, il secondo posto va un incredibile Raikkonen capace di andare forte e anche tanto, se pur senza gomme, se pur alla soglia dei quarant’anni. Terzo posto per lo scudiero Bottas, che ha la meglio su Verstappen vittima di una penalità di 5 secondi dovuti al contatto in prima variante. Infine, il quarto posto va a Sebastian Vettel, che beneficia anch’egli dei 5 secondi di penalità inflitti al pupillo Red Bull, ma lascia comunque il circuito brianzolo con l’amaro in bocca nonostante una grande rimonta.
    Ora trenta punti, distaccano Seb da Lewis, vedremo se il 16 settembre a Singapore il tedesco cambierà le sorti di questo mondiale.