La favorita una sfrenata guerra di potere

    Una guerra dove tutto è consentito, con le armi della seduzione, dell’arroganza, del gioco psicologico, dell’ adulazione, un triangolo femminile in cui il problema del potere e della sopravvivenza comunica allo spettatore odierno sebbene La favorita  si svolga nell’Inghilterra settecentesca. Opera del regista greco Yorgos Lanthimos,  La favorita  uscirà nelle sale giovedì dopo l’acclamazione a Venezia e ai Golden Globe (Coppa Volpi e miglior attrice a Olivia Colman), è il candidato ai n.1 ai Bafta e concorrerà alla notte degli Oscar (le nomination usciranno domani). Qualunque sia il risultato, un ottimo riscontro per La favorita, un film in costume che narra l’egocentrismo di una corte, quella della Regina Anna (1702 – 1714), incatenata al gioco di potere che vede Lady Sarah (Rachel Weisz) e Lady Abigail (Emma Stone) per il ruolo di prescelta. Il tutto si svolge in un mondo al di fuori del normale, dove la gara delle aragoste e delle anatre o il lancio di arance contro un uomo di corte che veste solamente con una parrucca sono stratagemmi utili perché – come afferma Lady Sarah – “una signora ogni tanto vuole divertirsi”. Sarah Churchill, duchessa di Marlboroug è stata una delle principali consulenti politiche della regina e – secondo i gossip dell’epoca – anche sua amante. Mentre la cugina Abigail Masham, il cui padre, andato fallito, l’ha condotta in povertà, reinventandosi come cameriera, è una superstite. Al duro sforzo, agli abusi sessuali subiti, all’essere stata maltrattata dal padre e ha una vivacità e una forza straordinaria per rimettersi in piedi. “Cè il tema del potere, della sopravvivenza ma quello che mi è veramente piaciuto di questa storia è il fatto che si poteva parlare di questi temi concentrandosi su pochi essere umani. Tenendo l’attenzione fissa su queste tre donne siamo riusciti indirettamente a dire molto sul nostro tempo e su come sentimenti, sensazioni personali abbiano una ripercussione su migliaia di altre persone” , commenta il regista Lanthimos.