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La Roma inizia in salita l’Europa League

I sogni muoiono all’alba recitava il titolo di un vecchio film italiano degli anni ’60. La seconda sconfitta consecutiva della Roma, con sei goal al passivo e una preoccupante fase involutiva nel gioco, sembra allora il manifesto di quella pellicola in un contesto di crescente preoccupazione generale e nervosismo latente. Possibile che il mercato estivo, così glorificato su larga scala, sia il frutto di un abbaglio collettivo o piuttosto l’inizio settembre nero dei giallorossi sia da imputare a problemi tattici? Certo, le scuse non mancano, ad iniziare dagli infortuni pesanti, da nuovi acquisti ancora fuori condizione e da qualche discutibile decisione arbitrale ma quello che emerge con chiarezza è lo stato delle cose di una squadra che sembra preferire il gioco di rimessa senza mai proporre gioco con continuità.

Venuti a mancare gli strappi furenti di Zaniolo e depotenziato Pellegrini, ancora alla ricerca del suo ruolo definitivo nello scacchiere tattico, il calcio di Mourinho viaggia a andamento lento con la fisicità del gruppo a supplire spesso alle carenze realizzative. Dopo gli investimenti sul mercato e le attese generali non è possibile sperare sperare in un calcio piazzato o in un calcio d’angolo per sbloccare le partite.

Il pubblico giallorosso merita di più e il demerito più grande sarebbe proprio quello di depotenziare tutto questo straboccante entusiasmo.

In attesa di Whynaldum forse è arrivato il momento di provare a cambiare modulo col ritorno della difesa a 4 e un centrocampo a 3 con più corsa e fiato (perché non dare spazio a Bove?). Troppo brutta per essere vera la Roma dell’esordio in Europa League è tutta nel clamoroso goal sbagliato da Pellegrini su assist magistrale di Djbala. Il tentativo di pallonetto del capitano è la fotografia di un gruppo chiamato ora a dare maggiore sostanza più che estetica. Cinismo e cattiveria per un ritorno alla vittoria ad Empoli con Mourinho e i suoi chiamati alla prima svolta stagionale per non certificare la crisi.

Le pagelle di Ludorets-Roma

Svilar 5, Mancini 5 (dal 76’ Volpato 5,5), Smalling 5,5, Ibanez 5, Celik 5,5 (dal 67’ Spinazzola 5), Matic 5 (dal 76’ Camara 6), Cristante 4,5 (dal 76’ Bove 6), Zalewski 4,5, Pellegrini 4,5, Dybala 6, Belotti 5 (dal 67’ Shomurodov 6). All. Mourinho 5

Claudio Fontanini