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L’Associazione Produttori Audiovisivi ha presentato il IV Rapporto APA sulla Produzione Audiovisiva Nazionale

Il documento è stato illustrato oggi a Roma, nell’ambito del MIA – Mercato Internazionale Audiovisivo, dal Presidente di APA, Giancarlo Leone, alla presenza di Mariapia Ammirati (Direttore Fiction Rai), Alessandro Araimo (General Manager Sud Europa di Warner Bros. Discovery), Roberto Luongo (Direttore Generale ICE – Italian Trade Agency), Jaime Ondarza (EVP & South EMEA Hub Leader di Paramount Global) e Nicola Borrelli (Direttore Generale della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo – MiC).

Nel corso della presentazione Leone (nella foto), ha chiesto al prossimo governo di garantire una pianificazione stabile ed equa al credito di imposta per i produttori di audiovisivo per evitare casi come quello di quest’anno, dove il tax credit già stanziato per il 2022 non sia stato ancora reso disponibile alle imprese di produzioni con ricadute negative per l’intera filiera di serie, film documentari, animazione”. 

Al prossimo governo è stata chiesta anche una rapida “definizione dei regolamenti di competenza del MIC e del MISE per l’attuazione dei provvedimenti sugli obblighi di investimento dei fornitori di servizi media per i produttori indipendenti” e risorse adeguate al servizio pubblico radiotelevisivo affinché RAI possa investire maggiormente nella produzione audiovisiva per tornare ad essere il volano del sistema, anche attraverso misure quali l’abolizione della tassa sulla concessione”.

 Dal 4° Rapporto APA sulla produzione audiovisiva nazionale emergono alcuni dati significativi, fra cui:

– Il costo totale di produzione di contenuti originali video-televisivi (TV + VOD) ha raggiunto nel 2021 il valore di €1.420-1.470 milioni (+37% rispetto al 2017).

– Gli investimenti in serie e film per la TV e il VOD costituiscono la componente principale del valore della produzione audiovisiva originale. Si tratta anche della componente che ha registrato la crescita maggiore fra il 2017 e il 2021 (+62%). Segue per dimensioni d’investimento il segmento dell’intrattenimento e degli altri generi (documentari, programmi di attualità e approfondimento, talk show, magazine culturali etc.).

– Fra il 2017 e il 2021 è cresciuto notevolmente (da 17 a 48) il numero dei titoli che hanno avuto circolazione estera. La crescita è dovuta sia alla produzione / distribuzione dei titoli per / sulle piattaforme globali sia a una maggiore capacità dei titoli prodotti per la TV di trovare opportunità distributive sui mercati internazionali. Il valore internazionale nel 2021 è stimato in circa 100 milioni di euro.

– La metà (24 su 48) dei titoli originali italiani (serie e film di finzione) che circolano all’estero sono prodotti per le GVP (Global Video Platform). Fra il 2017 e il 2021 il numero dei titoli prodotti per la TV e che hanno avuto una qualche circolazione estera è passato da 15 a 24.

– La crescita della domanda di serie e film di finzione per la TV e il VOD e l’espansione degli investimenti degli operatori delle piattaforme globali hanno contribuito alla crescita del valore della produzione nei generi scripted.

– Continua il consolidamento del settore tramite la moltiplicazione delle M&A anche per le imprese di piccola e media dimensione.

– Sono 111.235 i lavoratori coinvolti nelle attività dell’audiovisivo, suddivisi in 44.075 dipendenti, 47.014 autonomi, 14.155 amministratori, 3.488 dipendenti ex-Enpals e 2.502 imprenditori. Considerano anche l’indotto, il settore coinvolge oltre 200 mila lavoratori.

– Nell’offerta di Fiction 2021-2022, fra i committenti di fiction domestica, l’offerta degli operatori consolidati della tv lineare (Rai, Sky e Mediaset) continua ad avere un peso maggiore rispetto alla produzione originale italiana delle piattaforme (Netflix, Amazon Prime Video, Disney+) ma cresce sempre di più l’apporto degli streamers.

Max