Latina, il Carro di Tespi per le Città di Fondazione fa tappa in città

    Il Carro di Tespi per le Città di Fondazione giunge finalmente a Latina, dopo le tappe di Colleferro e Pontinia. Venerdì 15 giugno, nell’arena del museo Cambellotti, alle 21, verrà messa in scena l’opera di Bertolt Brecht “Ascesa e caduta della città di Mahagonny”.
    Una rappresentazione inusuale e del tutto sperimentale: l’ascolto da parte del pubblico avverrà infatti tramite cuffie, permettendo così allo spettatore di fruire della performance artistica in modo nuovo e avvincente. Grande successo registrato nelle prime due tappe, come confermano anche gli organizzatori, che hanno raccontato come i presenti siano rimasti entusiasti e abbiano vissuto l’evento come un’insolita occasione di visita/visione/ascolto dei luoghi.
    Il Carro di Tespi per le Città di Fondazione è un progetto itinerante dell’associazione Teatro Mobile realizzato con il contributo della Regione Lazio nei comuni di Latina, Colleferro, Sabaudia e Pontinia nell’ambito degli interventi per la conoscenza, il recupero e la valorizzazione delle Città di Fondazione. Si ispira ai cosiddetti Carri di Tespi, teatri mobili costruiti attraverso strutture lignee coperte di cui si servivano i comici del teatro nomade popolare italiano per il loro teatro di strada, a partire dal tardo Ottocento. Il progetto si avvale di un nuovo prototipo di tale Carro che, una volta giunto sul posto, si apre in pochi minuti diventando un palcoscenico per la diffusione della cultura. Lo fecero già nel Novecento, tra gli altri, Federico García Lorca in Spagna e Antonio Valente in Italia: quest’ultimo creò un Carro di Tespi che fu presentato anche a Latina.
    Il format dell’intera manifestazione è quello del teatro mobile per spettatore-visitatore audioricevente. Lo spettatore partecipa all’evento ascoltando la partitura testuale, sonora e musicale dalla cuffia o dagli auricolari di cui verrà dotato prima dell’inizio della rappresentazione. L’esito è la sperimentazione di una nuova modalità fruitiva che stimola nuove possibilità creative e immaginifiche arricchendo il patrimonio intangibile della letteratura e il patrimonio tangibile dei suoi luoghi storici. Tra l’altro l’uso delle cuffie permette agli allestimenti di evitare eventuali controindicazioni legate ad impatti ambientali ed acustici diversi dall’ordinario.
    Il Carro porta in scena la storia fantastica della fondazione di una città immaginata da Brecht proprio negli anni in cui si fondavano le città nelle pianure pontine. Un gruppo di professionisti, docenti e studenti delle università romane rappresenta in modo sperimentale il testo brechtiano che parte proprio da un “carro” che si ferma nel deserto e racconta la fondazione dal nulla di una città indagando utopie e contraddizioni di un tempo lontano, ma ancora presente nel nostro immaginario e nella nostra memoria.
    Per l’occasione il museo Cambellotti aprirà eccezionalmente al pubblico a partire dalle 19.00.