Liquami in mare: vietata balneazione a Pomezia ed Ardea

    L’allarme è iniziato venerdì quando l’organizzazione no-profit ’Creature del mare’, durante uno dei campionamenti relativi allo studio della qualità dell’acqua, aveva trovato una “situazione anomala” nel tratto vicino alla foce del Moletta con acqua maleodorante e pesci morti.

    Le correnti hanno quindi spostato il problema a Torvaianica e Pomezia. Domenica mattina l’amara sorpresa. Molti bagnanti, allarmati, hanno chiamato l’Arpa del Lazio e l’Autorità Portuale per segnalare la questione. Poco dopo i sindaci hanno emesso le ordinanze con i divieti.

    Il sindaco di Ardea Mario Savarese ha firmato “un’ordinanza urgente di divieto di balneazione temporanea” nel tratto di mare lungo la costa del Comune. “Si tratta di un divieto temporaneo in attesa di nuove indagini da parte di Arpa Lazio sulla qualità dell’acqua”, spiega.

    Poco dopo l’ordinanza del sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà: “Ho appena firmato l’ordine per il divieto di balneazione dal fosso Rio Torto al canale di Campo Ascolano, a seguito di un presunto scarico di acque reflue non meglio identificato nei canali di Rio Torto e Incastro nel comune di Ardea, si è verificato un cambiamento nel colore delle acque marine lungo gli specchi d’acqua che ricadono nei comuni di Ardea e Pomezia. I depuratori non hanno evidenziato alcun malfunzionamento “.

    La foce del Rio Torto è uno dei punti della costa laziale giudicati “fortemente inquinati” dal recente monitoraggio di Goletta Verde lo scorso luglio. In attesa dei risultati finali dell’analisi Arpa, come misura precauzionale, è stato temporaneamente vietato il bagno nel tratto di costa indicato.