Loris, lettera di Veronica Panarello al marito. Prima dei funerali, ulteriori controlli degli investigatori – di Glenda Fei

    veronica panarello“Caro Davide, sono amareggiata profondamente dal comportamento che hai avuto nei miei confronti. Come puoi credere che io abbia potuto uccidere nostro figlio?” Con queste parole esordisce Veronica Panarello, arrestata per l’uccisione di suo figlio Loris di otto anni, in una lettera scritta in carcere al marito, Davide Stival, che nei giorni scorsi ha mostrato agli investigatori di avere dei dubbi riguardo la versione fornita da sua moglie. “Tu sai che mamma sono stata io e quale affetto abbia avuto per  i nostri bambini”, prosegue la donna. “E’ un’atroce sofferenza la morte di Loris, così come atroce sofferenza è la mia carcerazione. Mi sento sola e abbandonata da tutti. Oggi è il compleanno del nostro figlio più piccolo ed anche a lui va il mio pensiero. Sono innocente, assolutamente innocente, ti prego di credermi. Io so che tu nel tuo cuore mi consideri innocente”, conclude afflitta Veronica, con la speranza di trovare conforto e appoggio dal marito.

    Nel frattempo il capo della procura firmerà stamattina il nulla osta per la restituzione della salma del piccolo Loris, i cui funerali verranno celebrati domani, 18 dicembre, alle ore 15 nella chiesa San Giovanni Battista di Santa Croce Camerina; funerali ai quali non sarà presente la madre, nonostante insista per potervi assistere. Nel Palazzo di Governo di Ragusa si sta organizzando un comitato di ordine e pubblica sicurezza presieduto dal prefetto, Annunziato Vardè, per discutere dei funerali. Su richiesta di Davide Stival, di non avere i riflettori puntati durante il funerale del figlio, il comitato deciderà di recintare o meno la piazza per tenere la stampa il più lontano possibile. Intanto da stamattina gli investigatori proseguono con sopralluoghi e rilievi nella casa a Santa Croce Camerina, dove abitava Loris e nel negozio Vanity Fair, dove é installata una telecamera che riprende il garage, la strada e il portone d’ingresso del palazzo. Stanno effettuando controlli comparativi per stabilire altezza e proporzioni delle persone riprese dalla telecamera. L’obiettivo sarebbe confermare la tesi che Loris, il 29 novembre, rientra a casa e non va a scuola. Le indagini continuano poi nell’area di servizio, dove è stata ripresa l’auto di Veronica Panarello quella stessa mattina.