Lotta alla ’Ndrangheta, blitz internazionale questa mattina

    Una gigantesca rete che dai villaggi della Locride si estende al Sud America, attraversa l’Europa e trasforma fiumi di cocaina in edifici, attività commerciali e attività. Novanta persone sono state arrestate dalla polizia, dai carabinieri e dalla finanza durante un’operazione coordinata dal procuratore nazionale antimafia e da quella di Reggio Calabria, nell’ambito di un’indagine che ha potuto attraversare i confini nazionali.

    Per la prima volta, il sondaggio è stato sviluppato da una vera squadra europea di investigatori e investigatori di diversi paesi, ma con un obiettivo comune: colpire la ’ndrangheta e le reti di supporto che in tutta Europa hanno permesso non solo di importare farmaci, ma anche di riciclare e reinvestire i profitti che ne derivano. Un lavoro durato anni, frutto di un reale e reale coordinamento, che stamattina ha portato all’arresto nello stesso momento in quattro diversi paesi – Italia, Belgio, Olanda, Germania e Colombia – di 90 persone, tutte accusate a vario titolo dell’associazione mafiosa, traffico internazionale di droga, una rubrica fittizia di beni.

    Nel mirino, le famiglie storiche della ’ndrangheta della Locride, i Pelle-Vottari di San Luca, l’Ietto di Natile di Careri e gli Ursini di Gioiosa Ionica, pionieri del narcotraffico internazionale e ancora specialisti del settore. All’alba, più di trenta finirono in manette, tra cui il reggente del clan Leather, erede al potere del patriarca storico ’Ntoni Gambazza. Secondo quello che emerse dalle indagini, per l’Italia coordinata dal procuratore capo della Dda di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, e con l’aggiunta di Giuseppe Lombardo, i direttori dell’accordo sarebbero stati la Pelle, che con il supporto delle altre dimore storiche di Locride avrebbe strutturato la rete che ha permesso all’Europa di inondare tonnellate di cocaina, in ordine anche grazie a solide basi logistiche costruite in Germania, Belgio e Paesi Bassi. È qui che sarebbe stata identificata una vera organizzazione criminale, composta per lo più da soggetti di origine turca, specializzata nella creazione di doppifondi di auto e camion, poi incaricata di selezionare le varie partite di droga nei vari paesi.