Maestro mette all’angolo bimbo di colore

    Grave episodio di razzismo e ghettizzazione di minore: un maestro mette all’angolo un bambino di colore a Foligno. “Bambini guardate quanto è brutto”, avrebbe detto: e solo perchè nero. L’episodio si sarebbe verificato anche nei riguardi della sorellina del bimbo di colore e il docente si sarebbe giustificato così: “E’ stato un esperimento sociale”. Il Miur ha sospeso l’insegnante e i genitori del bimbo di colore discriminato insieme alla sorellina hanno rilasciato dichiarazioni di assoluta gravità: “a nostra figlia ha detto: sei così brutta che possiamo chiamarti scimmia”. Odigie e Favour, papà e mamma dei due bambini nigeriani ghettizzati e bullizzati a sfondo razzista dal maestro e presi in giro davanti a tutta la classe per il colore della loro pelle, raccontano la vicenda di quella che per il maesto “è tutto meno che un esperimento sociale”. Così ha provato a difendersi il maestro Mauro Bocci: ma oltre alla decisione del Miur di sospendere il maestro, la procura di Spoleto ha ordinato ieri un’indagine al commissariato di Foligno.
    Dunque nell’Italia attuale accade anche questo. Un maestro di una scuola elementare di Foligno ha costretto un bimbo di colore a voltarsi verso la finestra additandolo a tutta la classe come “troppo brutto” per essere guardato in viso. “Un esperimento sociale”, dice, ma non ci crede nessuno. L’indignazione dei genitori, a cui i tutti bambini hanno raccontato la vicenda è finita nello studio di un avvocato. La vicenda è avvenuta presso la scuola elementare di Monte Cervino, un quartiere di Foligno. “Ma che brutto che è questo bambino nero! Bambini, non trovate anche voi che sia proprio brutto? Girati, così non ti devo guardare”, avrebbe detto il maestro. Che poi sarebbe andato, stando al racconto dei bambini, verso la finestra: lì ha disegnato un segno sui vetri e ha costretto il bambino nero a guardare verso il segno, con le spalle alla cattedra.
    “Stiamo facendo tutte le verifiche del caso, che è esploso ieri dopo un post pubblicato su Facebook in cui si raccontava la vicenda”, ha detto il sindaco di Foligno, Nando Mismetti. La storia è stata confermata anche dalla dirigente scolastica, la dottoressa Marconi: “Ho informato il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, ritengo molto grave quello che è emerso e preferisco non fare ulteriori dichiarazioni perché non voglio inficiare un’indagine interna che deve essere rigorosa ed efficace”.