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Mannheimer: “Sono sicuro che il 25 settembre una bella fetta di 18enni girerà al largo dal seggio elettorale”

Inutile illudersi, seguendo un ‘trend’ ormai decennale, complice una politica mai propositiva ma soltanto ‘nervosa’ e poco esaustiva rispetto alle esigenze dei cittadini, l’astensionismo è divenuto uno dei grandi protagonisti di ogni tornata elettorale. Oltretutto, fa giustamente notare il ‘re dei sondaggi’, Renato Mannheimer, l’attuale campagna elettorale, mai così ‘urlata e rissaiola’, avrà effetti disastrosi soprattutto sui più giovani (in primis fra quanti al primo voto) che, molto probabilmente sceglieranno di disertare le urne in gran numero.

Mannheimer: “Di queste elezioni mi colpisce il livello dello scontro, senza una discussione comprensibile sui contenuti”

Come spiega infatti Mannheimer, “Di queste elezioni mi colpisce il livello dello scontro, uno scontro tra schieramenti ed esponenti politici fatto di insulti, di offese e contrapposizioni, senza una discussione comprensibile sui contenuti“.

Mannheimer: “Al di là degli slogan e della polemica quotidiana, manca una discussione vera sui problemi del Paese”

Come spiega ancora il noto ‘sondaggista’, “Mi rendo conto che questa è la strategia più immediata e remunerativa. Al di là degli slogan e della polemica quotidiana, manca una discussione vera sui problemi del Paese che sono diversi e molto grandi. Nella politica del tutti contro tutti, ogni mezzo è lecito per rubare un voto all’avversario o se necessario anche all’alleato. L’elettore è disorientato ed è ragionevole prevedere un aumento molto forte dell’astensione“.

Mannheimer: le conseguenza di questa campagna elettorale saranno deleterie in particolare per il M5s e per la Lega”

Un fenomeno, questo della politica ‘litigarella’ che, per Mannheimer si ritorcerà in particolare a danno del M5s e della Lega: “I 5Stelle nelle ultime settimane hanno ripreso fiato al Sud ma perderanno gran parte dei voti conquistati nel 2018 che finiranno nell’astensionismo. Pure la Lega pagherà un po’ il braccio di ferro tra la linea salvinista e governista. Il malcontento verso la Lega delle imprese e degli imprenditori del Nord, di cui si è parlato nelle scorse settimane, avrà un prezzo elettorale che avvantaggerà Fdi e finirà nelle tasche della Meloni“.

Mannheimer: “Io sono sicuro che il 25 settembre una bella fetta di diciottenni girerà al largo dal seggio elettorale”

Quanto poi all’astensionismo, come spiegava, Mannheimer afferma che “Tanti giovani al primo voto, pur essendo potenzialmente interessati a farsi un’idea politica in particolare attraverso i social media (come vediamo molti leader sono sbarcati su Tik Tok), ma l’offerta informativa è superficiale, poco interessante, e quindi, chi è al primo voto, facile che decida di astenersi. Io sono sicuro che il 25 settembre una bella fetta di diciottenni girerà al largo dal seggio elettorale“.

Max