Mattarella: “La pace può affermarsi solo nel rispetto dell’uomo, del suo diritto alla vita e alla libertà”

    Il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio alla settima conferenza mondiale di “Science for Peace”, dedicata in questa edizione al traffico di esseri umani ed alla schiavitù moderna. Conferenza organizzata dalla Fondazione Umberto Veronesi, in corso oggi all’Università Bocconi di Milano. Mattarella si scaglia contro il sistema di schiavitù attuale: “La sopraffazione dell’uomo sull’uomo, che tante sofferenze ha prodotto nella storia, si esprime oggi con modalità non meno crudeli del passato”. Nel convegne si sono riuniti esperti di cooperazione e di politica internazionale per discutere possibili risposte a uno dei più grandi crimini contro l’umanità, la riduzione in schiavitù, tema del convegno:

    “La vostra discussione – si legge nel messaggio – si concentra in modo particolare sullo sfruttamento di donne e bambini da parte delle organizzazioni terroristiche, sull’arruolamento di minori in milizie combattenti, sui matrimoni precoci a cui molti giovani sono ancora costretti. Si tratta, come giustamente evidenziate, di forme moderne di schiavitù, che interrogano le nostre coscienze e ci chiamano a una reazione morale, ad una risposta adeguata a un maggiore impegno culturale e civile”. Per questo “desidero esprimere il mio apprezzamento alla fondazione Umberto Veronesi e al progetto Science for Peace per il prezioso, costante impegno profuso nella costruzione di una cultura di pace, di cui è alta espressione questa settima conferenza mondiale, che pone a tema ’Traffico di esseri umani e schiavitù moderna’ e chiama a discutere, anche quest’anno, personalità di diversi continenti”.

    Il vostro lavoro di ricerca, e di confronto” ha scritto Mattarella. “è quanto mai utile alla maturazione di un comune sentire, di fronte a rinnovati attacchi alla dignità della persona”. La pace, ricorda, “può affermarsi solo nel rispetto dell’uomo, del suo diritto alla vita e alla libertà. La pace può affermarsi soltanto nella cooperazione e nel dialogo tra i popoli, tra gli stati, tra le religioni. La pace richiede di sconfiggere la povertà, la fame, lo sfruttamento illimitato della natura, e a questa impresa un grande contributo può venire dalla comunità scientifica, dalle donne e dagli uomini di cultura, dalle istituzioni internazionali”.

    Presenti alla conferenza I Premi Nobel per la Pace come Shirin Ebadi e Tawakkul Karman, l’ex ministro degli Affari esteri Emma Bonino, insieme al presidente di “Science for Peace” Umberto Veronesi e i vice presidenti Giancarlo Aragona e Alberto Martinelli. Durante la giornata di lavoro si parlerà delle diverse forme di lavoro forzato, compresa la prostituzione, due fenomeni molto diffusi nei Paesi medio orientali: i bambini soldato, oggi particolarmente sfruttati dai gruppi fondamentalisti islamici in Africa e in Medio Oriente e la schiavitù domestica, che colpisce soprattutto le bambine costrette a contrarre matrimoni ed precoci, private del diritto all’istruzione, spesso vittime di violenza da parte del marito ed esposte a gravidanze ad altissimo rischio.