Mattarella incontra gli studenti al Quirinale: ’’Nessuno può avere troppo potere’’

    Sebbene sia sia dichiarato fin dal giorno del suo insediamento un “giudice imparziale” arriva la risposta alle tante polemiche scatenatesi in campo politico dal Presidente Sergio Mattarella. L’occasione è particolarmente propizia: l’incontro al Quirinale con alcuni studenti delle scuole secondarie di secondo grado; uno di loro chiede “In qualità di garante della Costituzione, quanto ritiene sia difficile il suo lavoro?”: proprio qui Matterella risponde che “La storia insegna che l’esercizio del potere può provocare il rischio di fare inebriare” e di fronte a questo pericolo occorre far ricorso agli “antidoti” previsti dalla Costituzione, come ad esempio il “senso del limite” e la presenza di “autorità indipendenti dagli organi politici”, che “dovendo governare aspetti tecnici” prescindono dalle “scelte politiche”. Una risposta che suona come un cartellino giallo di fronte a quei giocatori protagonisti delle polemiche che nelle ultime settimane stanno accompagnando l’elaborazione del Def e le ipotesi sulla prossima manovra economica. “La nostra Costituzione – ha continuato il Capo dello Stato – consente di superare difficoltà e di garantire l’unità della società anche perché ha creato un sistema in cui nessuno, da solo, può avere troppo potere. C’è un sistema che si articola nella divisione dei poteri, nella previsione di autorità indipendenti, autorità che non sono dipendenti dagli organi politici ma che, dovendo governare aspetti tecnici, li governano prescindendo dalle scelte politiche, a garanzia di tutti”.
    “C’è un sistema complesso di pesi e contrappesi, come insegna la nostra Costituzione – ribadisce Mattarella – perché la storia insegna che l’esercizio del potere può provocare il rischio di fare inebriare, di perderne il senso del servizio e di fare invece acquisire il senso del dominio nell’esercizio del potere”.
    “Ci sono, rispetto a questo pericolo, due antidoti. Il primo è personale: una capacità di autodisciplina, di senso del limite, del proprio limite come persona e come ruolo che si esercita, un senso di autocontrollo – e, ragazzi, anche, perché no – di autoironia che è sempre molto utile a tutti. C’è poi un altro antidoto che è quello di meccanismi di equilibri che distribuiscono le funzioni e i compiti del potere tra più soggetti, in maniera che nessuno, da solo, ne abbia troppo”.
    “La nostra Costituzione conta molto sul primo aspetto, quello dell’autodisciplina e dell’autocontrollo, ma ha messo in campo una serie di meccanismi di articolazione del potere che garantiscono quell’obiettivo. Questo – conclude Mattarella – consente anche al Capo dello Stato, al Presidente della Repubblica, di svolgere la funzione di garante del buon funzionamento del sistema in maniera adeguata, ma il merito è della Costituzione”.