Minzolini (Fi): “Renzi vuole il ’modello Breznev’, Napolitano intervenga”

    “Non si è mai visto un governo assumere un ruolo così preminente nel confronto sulle riforme e allora faccio un appello a Giorgio Napolitano: faccia capire al premier che su certi temi, sulle regole che riguardano tutti, ci vuole prudenza”. Lo ha detto Augusto Minzolini (Fi), in una conferenza stampa a palazzo Madama con colleghi dissidenti di altri gruppi rispetto al ddl riforme in esame in prima commissione.

    “Renzi valuti temi, modi e comportamenti con maggiore cautela” ha aggiunto il senatore azzurro, riservandosi una battuta sul modello istituzionale che scaturirebbe da questa riforme. “Altro che modello Putin-Medvedev: qui avremmo il segretario del partito di maggioranza, nella fattispecie il Pd, che esprime il presidente del Consiglio (che non a caso non si dimette da quel ruolo di partito) e che poi dà il suo ok alla figura di garanzia, il Presidente della Repubblica: siamo, casomai, a Leonid Breznev…”, conclude Minzolini riferendosi a uno degli ultimi segretari generali del Pcus.

    Fra i partecipanti alla conferenza, gli esponenti di un fronte trasversale tra cui Corradino Mineo e Paolo Corsini (Pd), Loredana De Petris (Sel), Francesco Campanella (Misto, ex M5S). Partecipa anche Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione Univerde.

    Oggetto specifico della conferenza stampa la presentazione di un sondaggi curato da Antonio Noto (Ipr Marketing), dal titolo “Gli italiani e la riforma del Senato. Abolito, nominato o elettivo”?