Moavero contatta l’Onu dopo lettera su diritti umani

    Enzo Moavero, il ministro degli Esteri, ha richiesto al Rappresentante italiano all’Onu di contattare i firmatari della lettera inviata all’Italia, “per chiedere elementi più precisi sulle fonti utilizzate”. Così in una nota pubblicat dalla Farnesina, dove si specifica anche che comunicazioni del genere “sono lettere in merito ad asserite violazioni dei diritti umani, accadute o in procinto di verificarsi” il cui contenuto “si basa su informazioni ricevute da fonti varie che, talvolta, sono risultate imprecise o inaffidabili”.

    Moavero scrive all’Onu per contattare i firmatari

    “Il Ministro Moavero ha incaricato, ieri il Rappresentante Permanente italiano presso le Nazioni Unite a Ginevra, Ambasciatore Cornado, di contattare i titolari di procedure speciali firmatari della comunicazione rivolta all’Italia, per chiedere elementi più precisi sulle fonti utilizzate, sulla metodologia e la tempistica dei loro lavori e per chiarire alcuni elementi di puntuale riscontro alla loro lettera”, recita il comunicato. Si tratta di una lettera inviata nel novero delle “procedure speciali”, quelle che riguardano i meccanismi ordinari istituiti dal Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite per esaminare, vigilare, consigliare e riferire sulla situazione dei diritti umani nei diversi Stati”.
    Come chiarisce la nota della Farnesina,  “Le procedure speciali possono attivarsi in relazione a singoli Stati specifici oppure a preoccupazioni di natura più ampia e generale; possono implicare visite nei paesi e/o l’invio di comunicazioni agli Stati per sottoporre alla loro attenzione presunte violazioni di diritti umani. “Le ’comunicazioni’, come quella ora ricevuta dall’Italia, sono lettere in merito ad asserite violazioni dei diritti umani, accadute o in procinto di verificarsi. Non hanno carattere giudiziario, né investigativo e non prevedono obblighi o sanzioni. Il contenuto delle comunicazioni si basa su informazioni ricevute da fonti varie che, talvolta, sono risultate imprecise o inaffidabili. Le comunicazioni sono redatte dai titolari delle procedure speciali, esperti indipendenti che operano a titolo personale e in autonomia. Le lettere e le eventuali risposte dello Stato destinatario sono pubblicate in rapporti periodici e sul sito internet del Consiglio per i Diritti Umani, affinché siano note all’opinione pubblica. La lettera inviata all’Italia sarà inclusa nel rapporto relativo al periodo dal 1 marzo al 31 maggio 2019. Dal 1 gennaio 2018  l’Italia ha ricevuto in totale 8 comunicazioni. Nello stesso periodo sono “numerosi” gli Stati che “hanno ricevuto comunicazioni” come, ad esempio, “gli Stati Uniti che ne hanno ricevute 30, il Regno Unito 16, la Francia 12, la Spagna 7 e la Germania 2”.