Morto Douglas Rain, l’indimenticabile voce di Hal 9000

    Hal 9000 ne ha avuto la voce, e anche per questo è stato uno dei ’computer’ più amati della storia del cinema.
    Hal 9000 è la straordinaria macchina parlante di Odissea nello Spazio, la cui voce era prestata da Douglas Rain, che si è spento.
    Per la prima volta si vide una macchina in grado di pensare e provare l’emozioni umane. Era il 1968, esattamente, 50 anni fa, quando Stanley Kubrick portò sullo schermo Hal9000, l’indimenticabile intelligenza artificiale del capolavoro ‘2001:Odissea nello Spazio’, nell’episodio inerente i due astronauti alle prese con un macchina che ragiona e agisce come un essere umano Ma tutti non sanno che dietro a quella voce meccanicamente umana e al tempo stesso inquietante,c’era una persona fisica, di carne ed ossa. Quell’uomo si è spento ieri a 90 anni e si chiamava Douglas Rain. Attore originario di Winnipeg, in Canada ha raggiunto proprio il massimo della sua fama proprio per aver prestato le sue corde vocali al computer Hal 9000 del celebre film di Kubrick di cui si è fatto appena cenno e del quale ricorre quest’anno il cinquantenario della sua uscita nelle sale. L’annuncio è arrivato in occasione della rassegna teatrale dedicata a Shakespeare dal titolo Stratford Festival in Canada, che lo stesso Rain aveva contribuito a creare e per il quale aveva recitato per 32 edizioni. Douglas Rain tornò a ricoprire ‘vocalmente’ i panni di Hal 9000 anche nel seguito del film di Kubrick 2010 – L’anno del contatto (1984), la pellicola diretta da Peter Hyams è tratto dal romanzo 2010: Odissea due (2010: Odyssey Two) di Arthur C. Clarke. La sua voce è stata utilizzata anche dal regista Woody Allen nel film ‘Il dormiglione’ del 1973. La sua intonazione secca non era stata considerata da Kubrick una priorità visto che inizialmente le intenzioni erano di arruorare per quel ruolo il premio Oscar Martin Balsam, per poi accorgersi che possedeva un accento “americano troppo informale”. Poi era stato preso in considerazione Nigel Davenport, prima che ricadessero tutte le attenzioni sull’attore canadese dopo aver visionato la sua voce in un documentario Universe del 1960. Nel doppiaggio italiano chi ha prestato la voce di Hal è stato Gianfranco Bellini, la cui reinterpretazione fu molto gradita al regista americano. I suoi dialoghi furono registrati tutti in 10 ore suddivise nell’arco di due giorni con Kubrick seduto vicino che gli mostrava le scene e gli leggeva le parti da dover rielaborare. Anthony Hopkins confessò che la performance di Rain fu un elemento determinante per la parte di Hannibal Lecter nel Silenzio degli Innocenti.