NASCE IL PROGETTO ‘LIFE ASAP’ PER COMBATTERE LA MINACCIA DELLE SPECIE ALIENE VEGETALI ED ANIMALI CHE MINANO IL NOSTRO ECOSISTEMA. NEL LAZIO NE SONO STATE CENSITE OLTRE 580

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    Life Asap (Alien species awareness program), è un team creato con lo scopo di ‘combattere’ l’invasione delle specie aliene che, in virtù della loro invasività, minacciano seriamente l’equilibrio delle biodiversità. Ma attenzione: non si parla ovviamente di ‘marziani’ od Ufo, ma di specie vegetali ed animali che giungono da altri luoghi e climi minando i nostri habitat. Un fenomeno esteso su scala mondiale – in Europa il numero di specie aliene è cresciuto del 76% negli ultimi 30 anni, in Italia addirittura del 96% – che nello specifico Life Asap studia nella nostra regione. Le zone costiere del Lazio (province di Roma, Latina e Viterbo) presentano infatti tassi di invasione nettamente superiori a quelli delle province interne e in gran parte montuose (Rieti e Frosinone). In tal senso, fin dal 2008 la regione Lazio monitora attentamente tale fenomeno, e ad oggi ha censito oltre 580 specie, 351 vegetali e 232 animali, molte delle quali stabilmente insediate e in parte diventate “invasive”, cioè in grado di causare danni in ambito ecologico, economico o socio-sanitario. Come ha rivelato il Progetto atlante specie alloctone (Pasal), la sorpresa in tal senso è stata rivelata dalle ‘curiose’ presenze di specie come la rana toro americana, il tamia siberiano, il fico degli Ottentotti, o l’erba pesce molesta. Attualmente a rappresentare le situazioni più gravi nel Lazio, quella dei ratti che minacciano la biodiversità delle Isole Ponziane,il gambero rosso della Louisiana che mette a rischio la sopravvivenza del nostro gambero di fiume, l’aggressione degli ultimi lembi di dune costiere da parte delle piante esotiche ornamentali diffuse dall’uomo, la possibile espansione dell’ambrosia, una pianta americana in grado di provocare gravi allergie. Per affrontare queste minacce, spiegaAndrea Monaco della direzione ambiente e sistemi naturali della Regione Lazio, “è necessario l’impegno di tutti. Perciò occorre informare di più e meglio i cittadini. Servono prima di ogni cosa comportamenti responsabili, per evitare nuovi rilasci di specie in natura, per segnalare tempestivamente nuovi focolai di invasione e per aiutare a rimuovere, ove possibile, le specie più dannose permettendo il recupero degli equilibri naturali”. In questo quadro inquietante, Roma prevale in termini di numero di specie aliene, soprattutto in virtù dell’elevata densità di popolazione ma anche per la presenza dei due maggiori scali nazionali, il porto di Civitavecchia e l’aeroporto di Fiumicino, vere e proprie “porte di ingresso” per la fauna aliena. Dunque, il progetto Life Asap intende promuovere l’adozione di codici di condotta volontari e di buone pratiche per cacciatori, pescatori sportivi, florovivaisti, commercianti di pet, professionisti (come ad esempio progettisti del verde) e delle linee guida sulle gestione delle specie aliene invasive nelle aree protette. Ed in questo senso la campagna di sensibilizzazione sarà ad ampio raggio, coinvolgendo diverse realtà territoriali della nostra società. L’informazione si avvrrò infatti di diversi circuiti: orti botanici, attività di formazione per il personale delle pubbliche amministrazioni e dei soggetti istituzionali coinvolti nelle ispezioni delle merci in transito (come ad esempio uffici veterinari, Cites, Servizi Fitosanitari Regionali, Punti d’ispezione frontaliera), le scuole (coinvolte attraverso kit educativi e manuali per gli insegnanti), gli zoo, ed anche presso l’Aeroporto di Fiumicino, dove verrà allestito un info-point per distribuire materiale informativo ai passeggeri in transito. Le persone verranno poi coinvolte attraverso attività di coinvolgimento della popolazione come la realizzazione di 12 bioblitz e una Smart app per le specie aliene. Verrà inoltre coinvolta la comunità scientifica nella stesura di una black list delle specie aliene di interesse prioritario per l’Italia e di raccomandazioni, definite tramite seminari e workshop, da sottoporre al governo italiano. “Quello delle specie aliene – spiega ilpresidente di Federparchi, Giampiero Sammuri – è un problema troppo spesso sottovalutato ma che rappresenta la seconda causa di perdita di biodiversità nel mondo. I parchi, in questo contesto, possono rappresentare un sistema avanzato di monitoraggio, gestione e informazione contribuendo significativamente al raggiungimento degli obiettivi”. Ricordiamo infine che ilLife Asap (Alien species awareness program), è un progetto cofinanziato dalla Commissione Europea e coordinato da Ispra, che vede coinvolti in qualità di partner Regione Lazio (Direzione Ambiente e Sistemi Naturali), Federparchi, Legambiente, Nemo srl, Unicity Srl e Università di Cagliari con il cofinanziamento del ministero dell’Ambiente e dei Parchi Nazionali dell’Aspromonte, Appennino Lucano, Arcipelago Toscano e Gran Paradiso.

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