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“Non aumenteremo le tasse, l’economia è ripartita: non turbiamo questa ripresa con attacchi fiscali”, precisa Draghi

Questo governo non tocca le case degli italiani: non le tocca. Ho detto sin dall’inizio che non avrei aumentato le tasse, sono passati 7 mesi e non le abbiamo aumentate. Abbiamo detto no alle richieste di farlo, un po’ di credibilità l’abbiamo acquisita. L’economia italiana era molto fiacca quando è entrata nella pandemia, ha avuto un trauma straordinario. Il crollo dell’economia italiana nel 2020 è tra i più alti dell’Ue se non il più alto. Ora l’economia è ripartita, non turbiamo questa ripresa con attacchi fiscali”.

Incontrando i giornalisti dopo il vertice informale che la Ue ha tenuto stamane in Slovenia, il premier Draghi tiene a sottolineare l’azione de governo e, soprattutto, i suoi obiettivi, che non prevedono nuove tasse per gli italiani, “Il governo va avanti. L’azione del governo non può seguire il calendario elettorale, dobbiamo seguire il calendario negoziato con la Commissione europea per il Pnrr e per le raccomandazioni date dalla Commissione all’Italia. C’è una patrimoniale? No, la risposta è no: non c’è una patrimoniale”.

Draghi: “Non si tocca assolutamente nulla: persone, individui ed imprese pagheranno quanto pagano oggi”

Quindi il capo del governo ‘bacchetta’ quanti hanno ostinatamente voluto leggere nella bozza delle delega fiscale – specie in relazione al capitolo dedicato al Catasto – un’inevitabile inasprimento fiscale: “Perché nascondersi dietro l’opacità? Perché calcolare le tasse sulla base di numeri che non hanno senso? Non è meglio essere trasparenti? Poi, la decisione se far pagare o meno, è una decisione assolutamente diversa. Intanto si fa chiarezza, non si tocca assolutamente nulla: le persone, gli individui e le imprese continueranno a pagare quanto pagano oggi”.

Draghi: “La revisione prende 5 anni, di eventuali decisioni se ne parlerà nel 2026”

Dunque, rimarca Draghi, “La revisione prende 5 anni, di eventuali decisioni se ne parlerà nel 2026. Le due cose sono diverse: una è un’operazione di trasparenza, l’altra è una decisione di politica fiscale, E’ fuori discussione che tante persone pagano troppo e tante pagano meno di quanto dovuto, questa è un’operazione di trasparenza fiscale. Alcuni esperti dicono che la maggioranza dei contribuenti finirà per pagare di meno, anche se non sono giudizi documentati perché non c’è una banca dati che dia trasparenza sulla questione”.

Draghi: “Tagli sull’aumento delle bollette? E’ una riflessione che avrà luogo in legge di bilancio”

Poi, riguardo l’eventuale intervento da parte dell’esecutivo con dei tagli sul forte aumento delle utenze domestiche, il presidente del Consiglio precisa che “stiamo riflettendo su misure strutturali. E’ una riflessione che avrà luogo in legge di bilancio ed è li che valuteremo eventuali interventi”.

Draghi: “Crisi di governo? Salvini ha detto che la partecipazione al governo non è in discussione”

Stessa celerità di risposta anche per quanti, visto il ‘comportamento’ della Lega, chiedono rassicurazioni: “C’è una crisi di governo? Ieri ho detto ‘chiedete a Salvini’, oggi Salvini ha detto che la partecipazione al governo non è in discussione. Poi comunque ci vedremo nei prossimi giorni”.

Draghi: “La Nato sembra meno interessata dal punto di vista geopolitico all’Europa”

Quindi, in riferimento agli argomenti trattati in questi vertice informale Ue, il premier ha spiegato che “Il ritiro dall’Afghanistan per il modo in cui è stato deciso, comunicato ed eseguito e il cambio di intenzioni che ha riguardato il contratto tra l’Australia e la Francia per la fornitura di alcuni sottomarini nucleari scartati per sottomarini di produzione americana, e qui intendo non solo la sostanza, ma il modo in cui è stato comunicato, sono due messaggi molto forti, che ci dicono che la Nato sembra meno interessata dal punto di vista geopolitico all’Europa e alle zone di interesse dell’Europa e ha spostato le aree di interesse ad altre parti del mondo”.

Draghi: “Qualcosa di complementare alla Nato non indebolisce, semmai rafforza anche l’Ue”

Tuttavia aggiunge, ”Io non credo che qualsiasi cosa nata fuori dalla Nato indebolisca la Nato, così come non indebolisce la Ue, anche perché non nasce per esigenze futili, ma perché c’è la necessità di fare qualcosa di più, più di qualcosa. Ma qualcosa di complementare alla Nato non indebolisce, semmai – ha poi concluso Draghi – rafforza entrambe“.

Max