NUOVI CANTIERI PER DECORO E VIABILITA’ AL VIA AD AGOSTO OPERE FINANZIATE DAL CAMPIDOGLIO

    LAVORI PUBBLICIUna lunga lista di ben ventisei interventi finanziati dal Campidoglio, e finalizzati a progetti di decoro urbano, mobilità e tutela dei beni culturali. Al via ad Agosto una vasta operazione che coinvolgerà diverse zone della capitale, dai Parioli alla Prenestina.

    Ad Agosto nuovi cantieri per far sposare decoro e viabilità cittadina. Diverse le aree coinvolte e dei progetti in agenda: dal recupero dell’ex Forte Portuense al completamento di un palazzetto dello sport a Corviale, dalla riqualificazione di piazza Porta Pia agli scavi del Mausoleo di Augusto. E previsto inoltre il restauro delle Mura Aureliane, della Casina delle Rose con annessa trasformazione in museo, e ancora, il raddoppio di via Portonaccio. E’ nel complesso una lunga lista dei 26 interventi finanziati dal Campidoglio attraverso al recupero di un «tesoretto» da 39 milioni di euro: fondi che erano stati stanziati negli anni passati dalla legge per Roma Capitale ma rimasti inutilizzati nelle casse di Palazzo Senatorio. Una cifra che ora servirà a finanziare, dunque, progetti volti al miglioramento del decoro urbano, della mobilità e della tutela dei beni culturali.

    Proprio ieri la commissione speciale per Roma Capitale ha dato il via libera all’unanimità alla delibera che dovrebbe arrivare in Assemblea Capitolina per l’approvazione definitiva tra una decina di giorni. Prima di diventare operativa, servirà però una ratifica finale da parte del Ministero delle Infrastrutture. Poi i lavori potranno partire.

    «Tutte le opere sono immediatamente cantierabili», spiegano dal Campidoglio, perché le risorse possono essere spese subito dato che non soggette al patto di stabilità. «Contiamo di far partire i primi lavori già a fine agosto», dice l’assessore ai lavori pubblici, Paolo Masini. «Per i progetti più grandi bisognerà fare dei bandi che saranno pubblicati entro l’estate. E speriamo di sbloccare presto altri 273 milioni di interventi bloccati dal Patto di stabilità».