Nzonzi, sì o no? Amletico mercato della Roma

    Ancora complicanze, dubbi, rallentamenti e poi improvvise accelerazioni. Nel variopinto e poliedrico mercato della Roma targata Monchi, dopo un inizio di sessione di calciomercato decisamente ricco di spunti e di numerosi arrivi e poi una seconda fase di dolorosi adii, si è fermi da settimane nella palude del nulla di fatto che è seguita all’ormai famigerato caso Malcom.
    Che qualcosa si sia rotto lì, o complicato, e che i piani del giallorossi siano stati deviati o semplicemente rallentati, è ancora complicato stabilirlo: le sentenza del calciomercato che quest’anno chiuderà prima dell’inizio del campionato, tra pochi giorni ormai, potrebbero essere un verdetto. Quello che è certo è che resta ancora un nome caldo, caldissimo, anche se per alcuni difficile anzi, difficilissimo. Si tratta di N’Zonzi.
    Il Siviglia chiede che venga pagata la clausola risolutiva di 35 milioni di euro, i giallorossi non hanno intenzione di spendere molto e hanno formulato la loro proposta, sotto il tetto dei 30. Avrebbero speso di più per Malcolm, ma questo è – ormai – un’altra storia. Il Barcellona “nemico” è anche sulle tracce dei francesi, perché ora a Trigoria non ci pensano e si concentrano sull’obiettivo numero uno del mercato. Monchi, tornato ieri alla base dopo il viaggio a Cadice (ma pronto a ricominciare, se dovesse servire), tiene in mano qualche burlone di riserva, non quel Thauvin di cui scrivono in Francia (non interessato), ma si concentra su la traccia principale è al lavoro per colmare il divario, sia con il giocatore che con il suo ex club. Lo stallo in cui era caduto il negoziato, tuttavia, ha subito una breccia, dato che ieri c’è un’offerta sul tavolo di Siviglia e le prossime 48-72 ore di riflessione serviranno la Roma per capire se dovrà virare con forza su un altro giocatore o se è sufficiente organizzare i dettagli per portare a casa il risultato. N’Zonzi, in attesa di scoprire il suo futuro, ha iniziato con la squadra per il Marocco, dove ieri sera allo stadio di Tangeri la Supercoppa spagnola è stata giocata contro il Barcellona, ma l’allenatore Machin ha chiamato tutta la squadra per il viaggio e non si è preoccupato di le influenze del mercato dei trasferimenti. Il francese continua a spingere per lasciare Siviglia, sta vivendo l’estate da separati a casa, Di Francesco lo accoglierebbe a braccia aperte, ma Roma non vuole svenire per un centrocampista 29enne. Non c’è dubbio, tuttavia, che egli è l’uomo identificato per aumentare il tasso di qualità dei giallorossi. Monchi è alla ricerca di un regista o di un outsider offensivo, per questo ruolo aveva pensato a Suso, ma l’offerta consegnata a Milano non è stata presa in considerazione e la pista presto si è sbiadita. Perotti avrebbe potuto essere una pedina di scambio in questo settore mai decollato, ma i rossoneri avrebbero preferito un altro attaccante, che ha vissuto un anno difficile ma per età e talento continua a godere dell’apprezzamento dei grandi club: Schick. Roma scommette su di lui per la prossima stagione, mentre sarebbe pronto a sacrificare l’argentino, che non ha attualmente offerto (negando quello di Monaco). Non ci sono fronti aperti nell’uscita nemmeno per Gesù e Gonalons, quest’ultimo accetterebbe di impacchettare solo se la Champions League fosse garantita. La Torino, che ha mostrato un timido interesse senza muovere passi ufficiali, non appartiene all’elite dell’Europa, quindi non dobbiamo farlo. Se il nodo N’Zonzi non si scioglie e gli assi di Monchi diventano tangibili, Roma potrebbe anche rimanere tale e “accontentarsi” dell’estate confezionata confezionata nelle prime settimane del mercato, ma la diesse prevede di archiviare le distanze con Siviglia e di servire ultimo regalo a Di Francesco su un piatto d’argento. La sfida è aperta.