OGGI GIURA DELRIO DA MINISTRO INFRASTRUTTURE

     

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    Graziano Delrio dovrebbe giurare da ministro delle Infrastrutture al Quirinale, a quanto si apprende da fonti ministeriali, alle 20.  Quando sarò ministro delle Infrastrutture? “I tempi li decidono i due presidenti, quello del Consiglio e quello della Repubblica. Io sono sempre a disposizione del Governo e del Paese”. Così il sottosegretario Graziano Delrio risponde ai cronisti sulla sua nomina al ministero di Porta Pia. “La dimostrazione” dell’iniziativa ’Mille cantieri per lo sport’ “è che non esistono infrastrutture né grandi né piccole ma infrastrutture che sono utili quando sono utili alla comunità”. Così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio – in procinto di essere nominato ministro delle Infrastrutture – nel corso di una conferenza stampa si sofferma sul tema delle infrastrutture.”Non bisogna pensare che le infrastrutture siano importante quando sono grandi o quando collegano grandi poli, ci sono infrastrutture che sono necessarie alla vita della comunità e quelle sportive o le nostre scuole lo sono, ci sono infrastrutture che magari fanno piccoli collegamenti ma hanno grande efficacia nella vita delle persone”. Così il sottosegretario Graziano Delrio a margine dell’iniziativa Mille cantieri per lo sport. Subito il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che sarà Graziano Delrio. E dopo Pasqua il nuovo ministro di Ncd. E’ lo schema che probabilmente Matteo Renzi applicherà per riorganizzare la sua squadra di governo. Un mini-rimpasto in due tempi, con al momento un piccolo slittamento rispetto al ruolino di marcia previsto inizialmente. E ciò soprattutto per sciogliere l’impasse che si sarebbe creata con gli alfaniani . Al centro della ’contesa’ anche il nodo della gestione dei fondi Ue. Il premier potrebbe tenerla a Palazzo Chigi, anche se non è del tutto escluso che Delrio porti la delega, che ha seguito nel primo anno di governo, al ministero delle Infrastrutture. Ma Ncd starebbe cercando fino all’ultimo di ottenerla per il suo nuovo ministro agli Affari regionali. Ne fa un problema di “rappresentatività, non di poltrone”, il Nuovo centrodestra.