Olio d’oliva per curare la steatosi epatica

    La dieta mediterranea è da tempo vista come un esempio virtuoso di nutrizione sana ma gustosa, merito anche della presenza dell’olio d’oliva, grasso più salutare di altri adoperatiin cucina come il burro. I benefici non si arrestano all’olio d’oliva, poichè infatti, gli studiosidell’Ospedale pediatrico bambino Gesù sostengono di poter elaborare un trattamento per combattare il deposito di grasso nel fegato. I ricercatori hanno reso notosulla rivista Antioxidant and redox signaling i dati su una ricerca in cui si è fatto ricorso ad  una sostanza antiossidante estratta dall’olio d’oliva nella manipolazione del fegato grasso.  Medici del bambino Gesù hanno dato ai volontari degli integratori che contengono idrossitiroloso, un antiossidante derivato dall’olio d’oliva, e vitamina E per contrastare il disequilibrio tra i radicali liberi e gli antiossidanti nel corpo. “Esistono molte condizioni in grado di alterare l’equilibrio ossidativo del nostro corpo. Può essere la conseguenza di una dieta troppo ricca di calorie, condizione che accompagna anche lo sviluppo di steatosi epatica, il fegato grasso. In questa condizione l’organismo si trova in uno stato detto stress ossidativo, ovvero non riesce a eliminare tutte le sostanze ossidanti assunte con gli alimenti- sostiene Mauro Serafini, ordinario di nutrizione umana all’universtià di Teramo – In caso di necessità possiamo contrastare questo stato aggiungendo agli antiossidanti prodotti naturalmente dal nostro corpo quelli contenuti in alcuni alimenti o con integratori”. Sul campo sono stati implicati 80 bambini obesi e con il problema del fegato grasso. Parte di loro è stato sottoposto un placebo mentre alla restante parte le sono state date capsule contenenti il farmaco. Dopo soli quattro mesi, il 60% dei bambini monitorati aveva riacquistato un buon bilanciamento ossidativo e diminuito considerevolmente il problema della steatosi epatica. “I risultati riportati dal gruppo di ricerca confermano che una cura a base di antiossidanti riporta l’equilibrio dei livelli ossidativi dei pazienti” , afferma Serafini.