OMICIDIO SARA DI PIETRANTONIO – INIZIATO L’INTERROGATORIO DI GARANZIA DI VINCENZO PADUANO. IL TESTIMONE: ‘PROVO RIMORSO, MA SEMBRAVA UNA LITIGATA TRA FIDANZATI COME TANTE’

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    E’ iniziato l’interrogatorio di garanzia di Vincenzo Paduano, davanti al gip Paolo Della Monica e al pm Maria Gabriella Fazi. Paduano, 27 anni di professione vigilante, ha confessato l’omicidio di Sara Di Pietrantonio, studentessa universitaria di 22 anni, confermando di averle dato fuoco. L’interrogatorio è presenziato anche dall’avvocato difensore dell’assassino, Fabio Criscuolo. L’autopsia di oggi, ricostruirà definitivamente la dinamica del delitto. Edoardo Paraninfi, meccanico di 18 anni, è stato uno degli ultimi testimoni, insieme alla fidanzata, ad aver visto Sara ancora viva, riferendo al giornale ‘Il Tempo’: “siamo passati troppo presto per capire cosa stesse succedendoe io sono tornato troppo tardi per evitare che quell’essere mettesse a segno il suo macabro piano. So però che due macchine hanno visto tutto, una di queste la stanno rintracciando dalla targa. Io provo rimorso – racconta Edoardo – sapendo che forse avrei potuto salvare la vita di quella ragazza. Sara poteva essere mia sorella, ma ciò che ho visto non era che una discussione tra un ragazzo e una ragazza, come mille altre se ne vedono ogni giorno. Poi via della Magliana non è una strada dove fermarsi a chiacchierare se non si è della zona. È buia, deserta. A noi non è parsa una situazione pesante. A Testaccio ho assistito a scene decisamente peggiori, risse e inseguimenti con coltelli in pugno. Ma questa no. Né io né la mia ragazza l’abbiamo vista come una situazione di pericolo. Credevo la cosa fosse risolta lì – continua – invece quando mi sono svegliato, l’indomani mattina, mia madre mi ha detto che aveva sentito al telegiornale di una ragazza ammazzata in via della Magliana, della macchina a fuoco. E ho ricollegato tutto. Alle 12:40 – conclude infine – sono andato di corsa alla stazione di Ponte Galeria, dicendo che avevo assistito alla discussione in da lì sono venuti i poliziotti a portarmi in Questura, sono stato ascoltato dal magistrato e dagli investigatori”.

    D.T.