Papa: democrazia a rischio senza tutele su lavoro e ambiente

       

    images-8.jpeg“La crescita delle diseguaglianze e delle poverta’ mettono a rischio la democrazia inclusiva e partecipativa, la quale presuppone sempre un’economia e un mercato che non escludono e che siano equi” ha denunciato Papa Francesco in presenza di una crescente ideologia consumistica, che non mostra responsabilita’ nei confronti delle citta’ e del creato”, chiede Papa Francesco – di “creare meccanismi di tutela dei diritti del lavoro, nonche’ dell’ambiente”. Nel suo discorso condanna tutte “le visioni che pretendono di aumentare la redditivita’, a costo della restrizione del mercato del lavoro che crea nuovi esclusi”. Si tratta di posizioni che, spiega il Pontefice, “non sono conformi ad una economia a servizio dell’uomo e del bene comune”, ne’ “ad una democrazia inclusiva e partecipativa”. “Un altro problema – continua Franecsco – sorge dai perduranti squilibri tra settori economici, tra remunerazioni, tra banche commerciali e banche di speculazione, tra istituzioni e problemi globali: e’ necessario tenere viva la preoccupazione per i poveri e la giustizia sociale”. “profonde riforme che prevedano la ridistribuzione della ricchezza prodotta e l’universalizzazione di mercati liberi a servizio delle famiglie, dall’altra la ridistribuzione della sovranita’, sia sul piano nazionale sia sul piano sovranazionale”. “Lo Stato di diritto sociale non va smantellato e in particolare il diritto fondamentale al lavoro”, afferma Francesco. “Lo Stato sociale e’ un bene fondamentale rispetto alla dignita’, alla formazione di una famiglia, alla realizzazione del bene comune e della pace”, e per il Pontefice “non puo’ essere considerato una variabile dipendente dai mercati finanziari e monetari”. “L’istruzione e il lavoro, l’accesso al welfare per tutti – infatti – sono elementi chiave sia per lo sviluppo e la giusta distribuzione dei beni, sia per il raggiungimento della giustizia sociale, sia per appartenere alla societa’ e partecipare liberamente e responsabilmente alla vita politica”.