Pasqua: il messaggio di pace di Papa Francesco – di Stefano Pantano

    Papa FrancescoNon è bastata la pioggia a fermare le migliaia di pellegrini accorsi sul sagrato della Basilica di San Pietro per la messa pasquale e la benedizione “Urbi et Orbi”. Papa Francesco ha voluto lanciare un messaggio di pace: “Pace per la Siria e per l’Iraq, perché cessi il fragore delle armi e si ristabilisca la convivenza tra i gruppi che compongono questi amati Paesi. Pace per la Libia, affinché si fermi l’assurdo spargimento di sangue in corso e ogni barbara violenza, e quanti hanno a cuore la sorte del Paese si adoperino a favorire la riconciliazione e per edificare una società fraterna che rispetti la dignità della persona. E in Yemen prevalga volontà di pacificazione”.

     

    Il pontefice si è soffermato in particolare sulle situazioni in Iraq e Siria lanciando un appello alla comunità internazionale: “La comunità internazionale non rimanga inerte di fronte alla immensa tragedia umanitaria all’interno di questi Paesi e al dramma dei numerosi rifugiati”. Un pensiero anche agli abitanti di Israele e Palestina: “Pace imploriamo per tutti gli abitanti della Terra Santa. Possa crescere tra israeliani e palestinesi la cultura dell’incontro e riprendere il processo di pace così da porre fine ad anni di sofferenze e divisioni”.

    Il Santo Padre ha parlato anche dell’accordo di Losanna sul nucleare iraniano: “Con speranza affidiamo al Signore che è tanto misericordioso l’intesa raggiunta in questi giorni a Losanna, affinché sia un passo definitivo verso un mondo più sicuro e fraterno”. Il vescovo di Roma ha detto la sua anche sui traffici illegali: “Pace e libertà, chiediamo per tanti uomini e donne soggetti a nuove e vecchie forme di schiavitù da parte di persone e organizzazioni criminali. Pace e libertà per le vittime dei trafficanti di droga, tante volte alleati con i poteri che dovrebbero difendere la pace e l’armonia nella famiglia umana. E pace chiediamo per questo mondo sottomesso ai trafficanti di armi, che guadagnano con il sangue degli uomini e delle donne”.

    Papa Francesco ha concluso la benedizione con un messaggio di speranza: “Agli emarginati, ai carcerati, ai poveri e ai migranti che tanto spesso sono rifiutati, maltrattati e scartati; ai malati e ai sofferenti; ai bambini, specialmente a quelli che subiscono violenza; a quanti oggi sono nel lutto; a tutti gli uomini e le donne di buona volontà giunga la consolante voce del Signore Gesù: «Pace a voi!», «Non temete, sono risorto e sarò sempre con voi!»”.