PER RENZI IL 2015 E’ L’ANNO BUONO

    matteo-renzi.jpg“Il 2015 è l’anno buono”. Ne è convinto il premier, Matteo Renzi, che risponde così a un passante prima di entrare al Nazareno per la segreteria del Pd. Dello stesso avviso è anche il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, che esclude una manovra di correzione di conti pubblici nell’anno in corso perche’ e’ “del tutto fuori luogo”, mentre “aumentano le prospettive di crescita e occupazione”. Quanto poi “l’esame di marzo” da parte dell’Ue “non è un problema, indipendentemente dall’esistenza di nuovi meccanismi di valutazione delle regole”, spiega Padoan. “L’Italia e’ uno dei non molti Paesi che rispetta il tetto del 3%” e potra’ quindi essere favorita dalle nuove regole sulla flessibilita’ nelle regole sui bilanci. Le nuove indicazioni della Commissione europea sulla flessibilita’ nelle regole di bilancio sono “favorevoli per l’Italia perche’ la politica economica italiana e’ basata sulle riforme e sugli investimenti in una situazione di finanza pubblica sotto controllo”. Anche il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, ospite di Uno mattina su Rai 1, vede buoni segnali nel 2015. “Non sono abituata ad essere eccessivamente ottimista ma in realta’ i segnali ci sono. Bisogna mantenere i nervi saldi e credere, come sta avvenendo, che c’e’ un futuro davanti a noi e che con la ricerca e gli investimenti” si puo’ uscire dalla crisi. Come Ministero “abbiamo messo a disposizione 700 milioni di euro con alcuni bandi”; “abbiamo varato un credito di imposta del 25% che puo’ arrivare al 50% se fatto insieme con soggetti pubblici con un orizzonte temporale di 5 anni che varra’ 2,5 miliardi. Queste misure stanno iniziando a dare i loro frutti” alle imprese”, conclude Guidi. Si è poi riunita questa mattina al Nazareno la segreteria del Partito Democratico. La riunione, informa una nota del partito, “si è aperta con la condivisione di una rinnovata gratitudine e del profondo rispetto per la responsabilità, la passione e la autorevolezza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano”.

    All’ordine del giorno della riunione, si legge nel comunicato, “il percorso istituzionale dei prossimi giorni e l’agenda delle riforme (costituzionale e legge elettorale), in discussione nei due rami del Parlamento. A fronte delle ricostruzioni di stampa che accompagnano e accompagneranno lo scenario istituzionale in questa fase politica, la segreteria rivendica la priorità del metodo come strumento per arrivare ad una scelta che sia chiara, condivisa, autorevole”.