PIACENZA – CAMION FORZA IL PICCHETTO DEL SINDACATO ED INVESTE, UCCIDENDOLO, UN OPERAIO. L’USB: ‘È STATO INCITATO DA UN DIRIGENTE DELL’AZIENDA A FORZARE IL BLOCCO’

    C_2_fotogallery_3004984_9_image.jpg (2000×1453)

    Una tragedia che potremmo collocare in un contesto sociale disagiato, nell’ambito di ‘una guerra tra poveri’, quella consumatasi nella tarda serata di ieri nel piacentino. E’ accaduto all’esterno di un’azienda di logistica dove, forzando il picchetto organizzato dal sindacato di base Usb, un camion ha investito ed ucciso un operaio egiziano. Una scena orribile che ha immediatamente scatenato le ire dei manifestanti, il conducente del mezzo, un italiano 43enne, è stato salvato dal linciaggio grazie al pronto intervento degli agenti a guardia del picchetto, che lo hanno immediatamente portato in Questura. Per lui al momento l’accusa è di omicidio stradale. “Il conducente del camion che ha travolto e ucciso il nostro lavoratore è stato incitato da un dirigente dell’azienda a forzare il picchetto”, ha denunciato all’agenzia di stampa AdnKronos, Riccardo Germani dell’Usb Lombardia, anch’esso presente alla manifestazione. “Forse pensava che i manifestanti si sarebbero spostati ma ha travolto il nostro aderente”. Il conducente del camion è stato ascoltato per tutta la notte del sostituto procuratore Emilio Pisante. Così come gli agenti hanno raccolto i racconti delle decine di testimoni presenti al picchetto, visionando i filmati sia delle telecamere di sorveglianza che girati con i telefonini dai facchini, con i cellulari. “Un nostro compagno, un nostro fratello è stato assassinato durante il presidio e lo sciopero dei lavoratori della SEAM, ditta in appalto della GLS, questa notte davanti ai magazzini dell’azienda – ha denunciato attraverso un comunicato l’Usb – Il gravissimo fatto è l’epilogo di una serata di gravi tensioni. La Usb aveva indetto una assemblea dei lavoratori per discutere del mancato rispetto degli accordi sottoscritti sulle assunzioni dei precari a tempo determinato. Di fronte al comportamento dell’azienda i lavoratori, che erano rimasti in presidio davanti ai cancelli, hanno iniziato lo sciopero immediato. Proprio durante l’azione di sciopero, un lavoratore, padre di 5 figli e impiegato nell’azienda dal 2003, è stato assassinato, sotto lo sguardo degli agenti di polizia da un camion in corsa che ha forzato il blocco”. Un episodio gravissimo, commenta ancora il sindacato: “questo assassinio è la tragica conferma della insostenibile condizione che i lavoratori della logistica stanno vivendo da troppo tempo. L’Usb si impegna alla massima denuncia dell’accaduto: violenza, ricatti, minacce, assenza di diritti e di stabilità sono la norma inaccettabile in questo settore”.

    M.