Piazza Grande, Zingaretti lancia la sua candidatura alla segreteria Pd

    La due giorni del meeting, organizzato dal Partito Democratico, Piazza Grande, presso le officine dismesse dell’ex dogana, nel quartiere romano di S. Lorenzo, si è concluso con l’intervento di Nicola Zingaretti, che ha voluto lanciare la sua candidatura alla segreteria del partito. “Manderemo a casa questo governo”, questo lo slogan del governatore del Lazio, pronunciato dal palco. Zingaretti, nel suo discorso, ha delineato il suo progetto di un’alternativa valida per l’Italia, distanziandosi dalle idee renziane. Nella stessa giornata è intervenuto anche l’ex primo ministro Gentiloni, che implicitamente ha appoggiato la candidatura di Zingaretti, lanciando un segnale chiaro. “Non sarà facile mandarli a casa, ma vi prometto che lo faremo”, ha dichiarato Zingaretti, attaccando il governo . “Per farlo bisogna cambiare”. “Chi ha vinto – sottolinea – ha cominciato a tradire le promesse e sta lasciando alle nuove generazioni un Paese più povero e ingiusto. Molti cominciano a capirlo. Quello che manca è qualcuno che costruisca un progetto e li mandi presto a casa”. Il presidente del Lazio ha voluto aggiungere una nota anche sui toni accesi che molti esponenti del governo (Salvini e Di Maio in primis) stanno utilizzando contro le varie istituzioni, da Bankitalia all’Unione Europea. “Non ho da proporre una macedonia di invettive contro qualcuno per strappare applausi- dice Zingaretti a tal proposito- vorrei ricostruire una speranza per il Paese”. Sul caso di Riace prende una chiara poszione: “Quello di Salvini è un atto immondo. Sugli immigrati stanno giocando una partita sporca, esaltando le paure. L’immigrazione è una sfida reale, ma c’è un modello alternativo all’odio”. Lungo il passaggio dedicato ai migranti e il pensiero di molti va al possibile sfidante nella corsa per la segreteria, Marco Minniti. “Una vita deve valere tutte le vite – dice Zingaretti – e fermare il traffico di migranti e colpire gli scafisti è decisivo. Ma non possiamo fermarci solo ad esultare se i barconi non arrivano senza porci la domanda di quanti sono morti annegati e quanti sono scomparsi. Serve integrazione, protezione”. E ha disegnato la sua strategia: “Una grande alleanza per l’alternativa che vada oltre il Pd”. Gentiloni chiarisce che tanti errori sono stati commessi: “Dobbiamo cambiare strada e farlo seriamente”, ha detto. “Ma la nuova strada non è fatta di abiure. Abbiamo risanato l’economia”. Ringrazia Minniti per il lavoro nel suo governo: “Ma non dobbiamo guardare indietro”, ha aggiunto. E chiude con un’altra stoccata a tanta parte della classe dirigente: “Certo, dobbiamo recuperare il nostro gap sul web, ma non facciamone il passatempo della nostra classe dirigente. Perché c’è un Paese che aspetta il Pd e noi dobbiamo essere nel paese reale e non solo sul web”. Ad aprire la seconda giornata dei lavori – per un omaggio ai diritti civili e alla non violenza – è stata Bernice King, figlia di Martin Luther King, premio Nobel per la pace nel 1964. “È meraviglioso schierarsi nel nome della verità e di ciò che è giusto”, ha detto. E un passaggio importante del suo discorso è stato dedicato al dramma dei migranti. “Se noi accogliamo e promuoviamo questo concetto dell’interdipendenza degli esseri umani non potremo mai voltare le spalle a coloro che cercano sollievo e uno spazio sicuro per farne la loro casa”. E ancora: “La conservazione della vita degli altri è essenziale per la nostra sopravvivenza, per la nostra vita”. Parole accolte con un diluvio di applausi dai tremila presenti.A movimentare la kermesse il blitz di un gruppo di “animalisti italiani” che ha protestato sotto il palco all’inizio del discorso di Zingaretti. La replica del governatore: “Chi non rispetta i propri simili come può esigere rispetto per gli animali?”. “Armi e cemento nei parchi del Lazio, Zingaretti vergognati”, è il testo del volantino che i contestatori hanno distribuito. Il riferimento è a un emendamento alla legge di bilancio, approvato dal consiglio regionale, sulla possibilità di poter costruire in alcune aree protette, col silenzio-assenso. Zingaretti rivendica il suo atteggiamento nei confronti degli elettori 5Stelle: “Sono stato accusato di voler fare un accordo politico con il M5S: dobbiamo incalzarli per dividerli. Rivendico un’iniziativa rivolta a quella massa di popolo che si è spostata verso di loro”. Infine il messaggio al partito: “Serve una comunità nuova rimettendo al centro le persone prima dei leader. Non servono più tifosi, se mai è servito, ma le persone, le competenze. Non esiste leader senza una comunità che combatte”. “Coltiviamo queste energie”, ha detto Gentiloni rivolto ai militanti, “noi abbiamo un’idea completamente diversa della politica rispetto a questa maggioranza”. E sull’Italia nell’era gialloverde: “È diventato un Paese più isolato e meno sicuro. Non ho mai visto così poche decisioni e così tanti danni in appena quattro mesi. La fatica fatta per uscire dalla crisi rischia di andare in fumo. C’è un’Italia che aspetta il partito democratico”. Poi una frecciata contro chi vorrebbe un rinvio del congresso dem: “A sette mesi dalla sconfitta elettorale non mi sembra precipitoso parlare di Congresso”.E ha disegnato la sua strategia: “Una grande alleanza per l’alternativa che vada oltre il Pd”. Gentiloni chiarisce che tanti errori sono stati commessi: “Dobbiamo cambiare strada e farlo seriamente”, ha detto. “Ma la nuova strada non è fatta di abiure. Abbiamo risanato l’economia”. Ringrazia Minniti per il lavoro nel suo governo: “Ma non dobbiamo guardare indietro”, ha aggiunto. E chiude con un’altra stoccata a tanta parte della classe dirigente: “Certo, dobbiamo recuperare il nostro gap sul web, ma non facciamone il passatempo della nostra classe dirigente. Perché c’è un Paese che aspetta il Pd e noi dobbiamo essere nel paese reale e non solo sul web”. bAd aprire la seconda giornata dei lavori – per un omaggio ai diritti civili e alla non violenza – è stata Bernice King, figlia di Martin Luther King, premio Nobel per la pace nel 1964. “È meraviglioso schierarsi nel nome della verità e di ciò che è giusto”, ha detto. E un passaggio importante del suo discorso è stato dedicato al dramma dei migranti. “Se noi accogliamo e promuoviamo questo concetto dell’interdipendenza degli esseri umani non potremo mai voltare le spalle a coloro che cercano sollievo e uno spazio sicuro per farne la loro casa”. E ancora: “La conservazione della vita degli altri è essenziale per la nostra sopravvivenza, per la nostra vita”. Parole accolte con un diluvio di applausi dai tremila presenti. A movimentare la kermesse il blitz di un gruppo di “animalisti italiani” che ha protestato sotto il palco all’inizio del discorso di Zingaretti. La replica del governatore: “Chi non rispetta i propri simili come può esigere rispetto per gli animali?”. “Armi e cemento nei parchi del Lazio, Zingaretti vergognati”, è il testo del volantino che i contestatori hanno distribuito. Il riferimento è a un emendamento alla legge di bilancio, approvato dal consiglio regionale, sulla possibilità di poter costruire in alcune aree protette, col silenzio-assenso.A Piazza Grande anche un altro candidato alla segreteria, Matteo Richetti: “Le primarie sono un momento di confronto su tesi differenti ma anche un momento di ascolto, siamo competitor ma anche colleghi di partito. Domani l’impegno sarà comune”, dice al suo arrivo. E un altro messaggio arriva da Firenze, dall’ex premier Matteo Renzi, considerato il grande sponsor di un altro possibile candidato, Marco Minniti. “Il problema di questo paese non è il Pd ma un governo che rischia di far andare a sbattere l’Italia”, ha detto Renzi. E ha chiesto: “Basta guerre interne”. Ma è proprio sul superamento del renzismo che sembra giocarsi la battaglia congressuale: “Via dalla strada che ci ha fatto fallire”, ha detto più volte Zingaretti.